Una nuova grave perdita per la ristorazione modenese connota l’inizio del 2010: l’Hotel Ristorante Le Cardinal di Bastiglia, ad appena pochi mesi dalla cessazione di Fini, chiude i battenti.

La straordinaria passione e la capacità organizzativa dei fratelli Rinaldi aveva guadagnato al ristorante, la meritata fama di essere in grado di gestire eventi come colazioni di lavoro, cene sociali, coffe break e meeting aziendali, mantenendo la massima cura del servizio e un’eccellente qualità enogastronomica. Una professionalità espressa anche, naturalmente, all’apprezzatissimo ristorante alla carta recentemente ristrutturato e alla parte ricettiva composta da venti camere.

Ma andando oltre l’spetto storico e affettivo, la chiusura di un locale professionalmente qualificato come sempre è stato Le Cardinal, deve far riflettere sia sulla gravità e durata dell’attuale crisi economica, che sulla gestione e programmazione delle attività turistiche e ristorative del nostro territorio.

Un aspetto sul quale Fipe e Federalberghi Confcommercio Modena chiamano in causa le scelte politiche di molte amministrazioni locali che, negli anni, hanno puntato su incrementi quantitativi e non sulla qualità. Abbiamo così assistito a piani regolatori che prevedevano negli insediamenti edilizi un eccesso di alberghi, come nei piani di programmazione si eccedeva in nuovi pubblici esercizi. Nuove attività che il mercato non era in grado di assorbire.

La conseguenza è un disequilibrio tra domanda e offerta che la crisi economica ha reso più evidente, ma il problema è, e rimane, strutturale: le nuove aperture non hanno la capacità di attrarre nuovi consumi, assistiamo semplicemente ad una ridistribuzione dei coperti con conseguente calo dei fatturati da parte di tutti gli esercenti e spesso si registrano chiusure o repentini cambi di gestione.

Il disequilibrio che registriamo sul mercato potrà essere colmato solo esclusivamente avendo la capacità di intervenire su due livelli:

– la programmazione del mercato interno, occorre oggi una politica attenta che condizioni le nuove aperture a reali studi di fattibilità e ricerche di mercato, prepari i nuovi imprenditori al mercato attraverso una formazione che garantisca, per le future gestioni, qualità e professionalità, ma anche solidità economica.

– la ricerca del mercato esterno investendo sul turismo, l’unico segmento che, se sviluppato, potrà ricollocare il nostro territorio su mercati più ampi e essere in grado di attrarre nuovi pernottamenti e nuovi coperti.

(Il Presidente Fipe, Luca Marchini – Il Presidente Federalberghi, Amedeo Faenza)