“Caselli a Morte”, ecco un altro democratico slogan, equo e solidale, dei nuovi giustizieri politici che campeggia sui muri della città di Sassuolo. E, sono pronto a scommetterci, la mano che ha vergato quella scritta è di persona che, a parole, ha fatto battaglie contro la pena di morte nel mondo, soprattutto quella in vigore negli Stati Uniti. Ad affermarlo Enrico Aimi, Consigliere Regionale del PDL e amico personale di Caselli che lo ha immediatamente chiamato per avere ulteriori informazioni.

“In queste zone c’e’ una parte della sinistra violenta, riconducibile all’area antagonista che vive ancora di falsi miti. Luca è abituato a ricevere certi attacchi, nel nostro mondo c’era sempre qualcuno che, solo perchè non era comunista e manifestava le prioprie idee apertamente e con coraggio, finiva per diventare il primo della lista di qualche imbecille di turno. Luca non ha bisogno della mia solidarietà che suonerebbe pelosa perchè scontata. A Luca – conclude Aimi – dico di avere sempre quel coraggio che ha dimostrato fin da adolescente quando a sedici anni prese in mano le redini della destra a Sassuolo per combattere una battaglia di libertà : quella di esistere e di poter parlare senza ricevere un bullone in faccia”.

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In merito alle minacce scritte nei confronti del Sindaco di Sassuolo Luca Caselli, il Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni, ha dichiarato:

”Esprimo piena solidarietà al Sindaco di Sassuolo Luca Caselli e alla sua famiglia, per le gravi minacce scritte apparse in vari punti della città. Episodi del genere non vanno sottovalutati. Evidentemente, a Sassuolo, c’è ancora chi vede nella giunta di centro destra che ha posto come priorità l’ordine e la sicurezza pubblica, un nemico da combattere. Auspico che gli autori di questi atti siano individuati al più presto e perseguiti duramente. Bisogna tenere alta la guardia e non lasciare spazio di azione a chi semina il terrore”.