“Chiudere la porta della stalla dopo che sono scappati i buoi…, può significare un ravvedimento a favore dei cittadini o un modo per tentare di chiuderla a tarallucci e vino. In ogni caso ben venga una figura, purchè di dimostrata neutralità (soprattutto politica), come quella del difensore civico, che il Comune si accinge a nominare”- dichiara il Codacons.

“Nel frattempo- aggiunge l’associazione dei consumatori – il Sindaco ci dica che fine hanno fatto gli atti necessari alla riscossione coattiva come deliberato dalla Giunta Comunale per costringere i cittadini vittime dell’imbroglio di Zocca a ripagare quanto già pagato.

C’è stato un ripensamento, o tali minacciati provvedimenti non sono poi così facili da adottare senza procurare altri danni alla cittadinanza?

E’ bene ricordare che l’Amministrazione Comunale per circa dieci anni non si è accorta che qualcuno si stava impossessando di più di un milione e mezzo di euro. Ora, la stessa amministrazione comunale, si è rivolta ai cittadini vittime di tale sottrazione, richiedendo nuovamente il denaro, come se nulla fosse.

Con i previsti e dovuti controlli non solo si sarebbe potuto evitare tale fantozziana vicenda, ma quegli stessi denari, se regolarmente incamerati, avrebbero potuto essere usati per ridurre gli impegni bancari che come noto producono interessi passivi che poi pagano i cittadini, o migliore i servizi o ridurre le tariffe.

Ed è per questo che, ancora una volta, chiediamo alla amministrazione comunale: dov’era chi doveva vigilare? Dov’era chi aveva il compito di certificare i conti? Ed ora, tali controlli sono stati organizzati o dobbiamo sperare nella buona sorte? Chi ripaga tutti i cittadini di Zocca che con minori entrate comunali hanno usufruito di minori servizi o dovuto pagare tariffe più elevate?”.

Nel frattempo il Codacons sta organizzando una nuova manifestazione per sabato 13 febbraio in modo che tali fatti siano nuovamente al centro dell’attenzione a livello nazionale.

 (v. Presidente Regionale Codacons, Fabio Galli)