E’ partita la stagione congressuale Cgil e anche il sindacato edili Fillea/Cgil si appresta a dare il via al suo 17° Congresso.I lavoratori iscritti saranno chiamati in questi giorni a discutere nelle assemblee e poi a votare su due documenti congressuali contrapposti: “I diritti ed il lavoro oltre la crisi” primo firmatario Gugliemo Epifani e “La Cgil che vogliamo” primo firmatario Domenico Moccia.

Il Congresso cade in una situazione di forte preoccupazione per l’andamento del settore edile. La stessa organizzazione delle assemblee di base in un settore come il nostro, dove ogni cantiere è un flusso continuo e ordinato di uomini e mezzi, si presenta più complicata rispetto alle imprese strutturate e con sede fissa. Nonostante ciò l’impegno della categoria sarà massimo per garantire, seppur in condizioni logistiche più difficili, illibero confronto tra i due documenti e quindi tra idee diverse sul futuro della Cgil, per dare la più ampia possibilità ai lavoratori dell’edilizia di “pesare” nel dibattito e nelle scelte congressuali.

I risultati contrattuali ottenuti negli ultimi 4 anni intercorsi dal precedente Congresso, sono la base su cui fondare le proposte per il futuro mandato.

La Fillea/Cgil, insieme ed unitariamente a Filca/Cisl e Feneal/Uil, ha chiuso tutti i contratti di settore della precedente tornata con risultatiin linea con le richieste avanzate in piattaforma, sia a livello nazionaleche decentrato. Siamo l’unica categoria che è riuscita a rinnovare icontratti integrativi di secondo livello nelle imprese artigiane.

Abbiamo qualificato la bilateralità offrendo a lavoratori ed imprese servizi e prestazioni che hanno contribuito in questa fase a mitigare gli effetti della crisi. Con il miglioramento del servizio di emissione dei Durc (Documento unico di regolarità contributiva) abbiamo contribuito a contrastare l’illegalità ed il lavoro nero. La nostra Scuola edile ha garantito la formazione in ingresso nel settore e la qualificazioneprofessionale ma, soprattutto, abbiamo lavorato intensamente su formazione alla sicurezza e prevenzione degli infortuni.

Il 17° Congresso Fillea si svolge nel mezzo della gestione complicata della crisi e con l’avvio delle trattative per i rinnovi contrattuali nazionali in un quadro di divisione tra Cgil da un lato, Cisl e Uil dall’altro. A Modena abbiamo puntato su ciò che ci accomuna, senza enfatizzare ciò che cidivide. Le assemblee per presentare ai lavoratori le tre piattaforme (una per ogni sindacato) sono state unitarie. E cercheremo di chiudere i contratti anche questa volta in modo unitario, rispettando le diverse posizioni e realizzando la mediazione al più alto livello possibile, e così facendo avremo fatto, per intero e bene, il nostro lavoro che è difendere i lavoratori facendo accordi, i migliori possibili nella situazione data.

Come segretario generale della Fillea affronterò con questo approccio anche il dibattito congressuale, un dibattito che avrei voluto diverso, non con due documenti contrapposti, che portano inevitabilmente alla polarizzazione. Chiederò di votare per l’unità della nostra organizzazione, condizione per essere tutti rappresentati con le proprie differenze. Ciò che non auspico è un assalto al nostro dibattito di posizioni esterne agli interessi dei lavoratori. Non penso che la Cgil rappresenti un problema per i lavoratori, la Cgil risolve i problemi, mette in campo il meglio dell’elaborazione e delle esperienze fatte per conquistare più diritti e più lavoro, in questa fase di crisi e oltre la crisi.

Dopo le assemblee di base, il 24 febbraio svolgeremo il 17° Congresso provinciale. I delegati eleggeranno i nuovi organismi dirigenti, faranno ilpunto su difesa del lavoro e dei diritti, e avanzeranno proposte per lo sviluppo del territorio modenese, la qualità del costruire, la riqualificazione urbana. Per dare in questo modo il nostro contributo allo sviluppo di Modena.

(Sauro Serri, segretario Fillea/Cgil Modena)