Leggiamo con estrema preoccupazione le parole della CIA in merito alle difficoltà a raggiungere un accordo di filiera con gli agricoltori per la coltivazione del sorgo necessario ad alimentare la centrale elettrica di Finale Emilia.

Difficoltà note, che più volte abbiamo messo in evidenza. Possiamo dire, con rammarico, “lo avevamo detto”. Peccato che la giunta finalese non abbia voluto sentire le nostre ragioni. Forse oggi non ci troveremmo con un inceneritore che costa 50milioni di euro pubblici per realizzare una centrale dalla tecnologia obsoleta.

Le difficoltà del mondo agricolo a sostenere il progetto mettono in evidenza l’incongruenza con l’ok alla costruzione della centrale già dato dalla giunta. Ci domandiamo ora con cosa sarà alimentata nel caso in cui le parti non raggiungano un accordo economico?! Tutto questo dimostra come la realizzazione della centrale sia scollegata dal coinvolgimento diretto del mondo agricolo, ma uno strumento di speculazione economica finanziato con risorse pubbliche.

Ancora una volta emergono palesemente le contraddizioni tra le formali dichiarazioni della Giunta e della maggioranza e la realtà delle scelte compiute.

Ancora una volta dalla giunta di Finale Emilia solamente tanto fumo (da respirare) e niente arrosto!

(Stefano Lugli, Segretario Federazione PRC Modena)