Quando si toccano argomenti come i trattamenti di fine vita, ci si incammina su un terreno difficile, ma credo che forzare la mano al legislatore sia un atteggiamento sbagliato. Quanto cercano di fare alcuni comuni della nostra Provincia, e Pavullo in particolare e per primo, col registro dei testamenti biologici, è secondo me prematuro.

Non esiste una legge su questo argomento, ancora in fase di discussione, e quindi il quadro normativo al riguardo non è certo: per questo c’è il timore che quanto depositato presso questi registri possa diventare presto inutile, perché fuori da quanto previsto dalla legge.

Un argomento così complesso, che tocca l’orientamento etico degli individui, non può risolversi in una delibera di un singolo comune: e neppure riguardare speculazioni elettorali. Purtroppo tale argomento emerse durante la campagna elettorale della scorsa primavera, e riemerge oggi a due mesi dalle regionali.

(Avv. Gian Paolo Lenzini, Vice coordinatore regionale – PDL)