Nella seduta odierna della Commissione Politiche Economiche era in discussione il Progetto di Legge “Modifiche alla Legge Regionale 2 Agosto 1984, n. 42. Riforma del sistema elettorale dei consorzi di bonifica”.

“La questione – ha rilevato il Consigliere del Pdl Fabio Filippi – non può essere trascurata. Il tributo erogato a favore dei Consorzi di Bonifica è percepito dalla cittadinanza come iniquo e superato. Una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che la tassa deve essere versata dai proprietari d’immobili che traggano un effettivo beneficio dal versamento del tributo. Ho invitato pertanto l’Assessore regionale competente a sopprimere un balzello iniquo per molti.

Il Consorzio di bonifica dovrebbe controllare l’attività dei privati sulla bonifica del territorio di competenza, occuparsi delle opere di sicurezza idraulica, la gestione delle acque destinate all’irrigazione, la tutela del patrimonio ambientale e agricolo. I consorziati, cioè i cittadini, anche coloro che non ne traggono benefici, sono obbligati a sostenere economicamente le opere di bonifica tramite delle specifiche imposte.

I Consorzi di bonifica erano già previsti nel regio decreto 8 maggio 1904, n. 368 di approvazione del regolamento sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi. Un baraccone che ci trasciniamo da oltre un secolo”.

“L’Assessore regionale, ovviamente, ha declinato – conclude Filippi – il mio invito. La tassa resta. La maggioranza di centrosinistra ha fatto ben di peggio. Attraverso un Consigliere del Pd ha presentato un emendamento chiedendo di aumentare il numero dei componenti del Comitato amministrativo dei Consorzi. Verranno quindi nominati altri membri nell’organo. Le sinistre hanno pertanto deciso di ingrossare le file di una macchina guasta che continua a esigere benzina dai cittadini, senza che molti ne traggano vantaggi. Bel modo di combattere gli sprechi”.