Verrà presentato mercoledì 17 febbraio dalle ore 15 alle ore 18, nell’Aula Magna della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, il Commentario di studi all’edizione in facsimile del codice Leges Salicae – Ripuariae, Longobardorum Baioariourum, Caroli Magni, edito da Il Bulino edizioni d’arte.

Il Commentario accompagna l’edizione del facsimile del Codice, conservato nell’Archivio Capitolare di Modena, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e già presentato solennemente nel Duomo di Modena. L’operazione ha reso consultabile al pubblico e agli studiosi, uno dei più preziosi manoscritti del nostro patrimonio librario, codice noto a livello internazionale come Liber Legum, che riunisce in un corpus complessivo le leggi barbariche in vigore nell’Impero carolingio.

L’edizione in facsimile del manoscritto, datato IX-X secolo, è stata realizzata da Roberto Bini per Il Bulino edizioni d’arte su autorizzazione del Capitolo Metropolitano di Modena, sotto la vigilanza del responsabile Monsignor Vigarani, per la cura di Franca Baldelli.

Dopo i saluti dell’Arcivescovo di Modena-Nonantola Monsignor Benito Cocchi, del Sindaco di Modena Giorgio Pighi. il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi e Monsignor Guido Vigarani doneranno un esemplare del facsimile alla Facoltà dell’ateneo modenese, Saranno inoltre presenti gli autori e l’editore: Giovanna Nicolaj, Università La Sapienza di Roma, Giuseppa Z. Zanichelli, Università di Salerno, Paolo Golinelli, Università di Verona e Mauro Bini, per Il Bulino edizioni d’arte.

La giornata, sarà presieduta da Elio Tavilla, docente di storia del diritto medievale e moderno presso la facoltà di Giurisprudenza, e vedrà anche la partecipazione di Antonio Padoa Schioppa, che terrà una Lectio magistralis sulla formazione del diritto europeo. In questa importante occasione di studio e di approfondimento, il Consiglio dell’ordine forense di Modena, nell’ambito del proprio programma formativo, riconoscerà tre crediti formativi agli avvocati che parteciperanno.

Note sul Liber Legum e sull’edizione in facsimile

Conservato nell’Archivio Capitolare del Duomo, il codice (sec. IX – X) Leges Salicae Ripuariae, Longobardorum Baioariorum, Caroli Magni, uno dei manoscritti più preziosi ed importanti per la storia del Medioevo, contiene i testi delle leggi longobarde, saliche, ripuarie e bavare, riunite in un corpus complessivo, insieme ad alcuni capitolari carolingi emanati da Carlo Magno e dai suoi discendenti, Pipino, Lotario e Ludovico II.

Esso rappresenta quindi un documento di importanza unica nella fase storica avviata da un rinnovato Impero carolingio e dal ruolo culturale e politico dell’Italia nella costruzione di un ordinamento giuridico in occidente. Di particolare evidenza anche l’attualità dell’argomento: verso l’anno Mille il Liber Legum si interpose tra il diritto romano e quello canonico per ridefinire un ordinamento nei territori del Sacro Romano impero. Un lungo, eccezionale periodo evolutivo e formativo che può significativamente essere messo in parallelo con la laboriosa costruzione nei nostri tempi di un complessivo ordinamento della moderna Europa unita.

La riproduzione in facsimile è stata l’occasione di far rivivere il prezioso testo e renderlo disponibile ad un vasto pubblico, ma anche di proporre un volume di commento che contiene saggi inediti sulla storia del manoscritto, vero e proprio testimone di un contesto di istituzioni, culture e tendenze operanti allora, ma addirittura con alcune sopravvivenze anche ai nostri giorni.

Leges Salicae è uno dei titoli di Ars Illuminandi, la collana di facsimili pubblicata da Il Bulino edizioni d’arte, che riunisce i gioielli dell’arte miniata medievale e rinascimentale italiana ed europea riprodotti integralmente e con la massima fedeltà, con l’obiettivo di restituire alla collettività i manoscritti miniati di una grande stagione artistica , ma anche di valorizzare il patrimonio librario delle istituzioni locali e nazionali, aprendole alla conoscenza e alla curiosità di un pubblico non solo specialistico.