“Una nuova splendida lezione di ‘bon ton’ quella offerta dall’assessore Sitta nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Se i suoi strali fossero arrivati dai banchi del Pdl, oggi assisteremmo ad una sorta di processo su pubblica piazza”. Lo ha affermato il Candidato del PDL alle prossime elezioni regionali Enrico Aimi. Aimi  ha aggiunto: “Si commentano da sole le parole colorite, non proprio sfuggite di bocca al focoso assessore che, con una sua personalissima concezione del confronto politico, non ammette contestazione alcuna. Chi ha la (presunta) Verità in tasca, dunque, pretende di imporla agli altri secondo la logica del “è così, se vi pare e anche se non vi pare”, spacciandola per democrazia partecipata, libertà d’opinione e paroloni vari. Non è ammessa nessuna contestazione al “timoniere”, potrebbe impermalosirsi e risulterebbe oltretutto un atto di lesa maestà. Duole dunque dover richiamare all’ordine il surriscaldato assessore – ha ironizzato Aimi – ma è utile ricordare, a lui e ai compagni, sempre prontissimi a sostenerlo supinamente, che non siamo in uno dei Paesi aderenti all’ex “Patto di Varsavia” in cui , chi la pensava diversamente, vinceva di diritto un soggiorno in Siberia. Fino a prova contraria, ci sembra doveroso ricordare agli eredi del “migliorismo” che siamo nel 2010 e che ognuno è libero, in Italia, di esprimere la propria opinione. Stupisce, poi, il mancato intervento del sindaco, sempre pronto a sdegnarsi con gli avversari per molto meno e, questa volta, singolarmente piombato nel silenzio più totale. Per non parlare poi degli altri consiglieri di maggioranza, genuflessi dinanzi all’ordine di scuderia: compagni, bocche rigorosamente cucite. E così – ha concluso Aimi – nel teatrino della politica modenese è calato il sipario sull’ennesima piece: dal dolce stil novo, all’amaro stil bulgaro”.