Giovedì 4 marzo appuntamento doppio appuntamento con il fotografo croato Robert Marnika, autore del libro Zadar 1991-la guerra all’improvviso e della mostra fotografica Frammenti di un ricordo. L’autore dialoga con Vittorio Iervese al Fusorari Cibi&Viaggi di Piazzale Torti angolo via Selmi a Modena. Ingresso libero.

L’iniziativa è promossa da associazione Fusorari, Associazione Amici della Musica di Modena nell’ambito della rassegna Passioni per il dialogo, frutto di una collaborazione con la Facoltà di lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. L’appuntamento è per le ore 21:00 con ingresso libero. Per informazioni 3311065994- 0594270436

“ZADAR 1991″. Robert Marnika racconta la vicenda di una ferita impressa sulla carne viva di un uomo e da lui stesso raccontata. E’ l’elaborazione di un taglio nella sua esistenza, che divide tutte le esperienze e i ricordi in un prima e in un dopo. Il racconto cui assistiamo ha la struttura complessa dei linguaggi misti. il testo scritto è sintetico, denso come una fotografia, acuto e forte come una poesia. La successione di immagini e parole prosegue come il fluire della memoria: sovrapposizioni di istanti che insistono, collidono, appartengono a un presente investito, e spesso sovrastato, dalle esperienze del passato.

Dapprima è il lento riaffiorare della propria identità attraverso le foto di un album di famiglia, che diventa presto una caparbia affermazione di esistenza anagrafica, con l’esibizione di atti e documenti ufficiali.

“FRAMMENTI DI UN RICORDO”. Documentare la sua guerra, ecco cosa ha fatto Robert Marnika, da un punto di vista sfortunatamente privilegiato. Non era inviato di qualche agenzia, non era un freelance a caccia di scoop o mandato li da qualche onlus per documentare i misfatti che accompagnano ogni sorta di conflitto. Robert stava li perchè quella era, semplicemente, la sua casa, la sua vita, e la fotografia la sua passione, e, se per varie vicissitudini portava un fucile, sull’altra spalla aveva una macchina fotografica.

Fra la fine del ’91 e l’inizio del ’92 Marnika documenta la sua guerra, quella con cui convive a Zara insieme a parenti, amici, soldati. Fotografa nei momenti più tranquilli, illustra la distruzione, il quotidiano, cercando di evitare situazioni di pericolo. Le sue foto arrivano al Ministero croato per la cultura ed iniziano a girare, superano confini, barriere, giungono fino in Giappone, raccontano la loro verità.

Robert Marnika. Nasce a Zara, in Croazia, nel 1966.

Il suo interesse per la fotografia inizia alla fine degli anni Ottanta a Zagabria, periodo durante il quale inizia a pubblicare i suoi primi lavori su giornali studenteschi. Interrompe così gli studi in chimica, intrapresi nel 1986, per dedicarsi esclusivamente alla ricerca fotografica.

Nel 1991 ha inizio la guerra in Croazia e Marnika, nonostante la sofferenza personale e l’improvvisa scarsità di risorse causate dal conflitto, non riesce a non documentare gli orrori ai quali quotidianamente, e suo malgrado, assiste.

Nello stesso anno il Ministero della Cultura Croato propone le sue immagini di guerra in Germania che in Giappone. In particolare a Tokyo le sue fotografie partecipano ad una collettiva mondiale, suscitando i primi, seri interessi di critica e pubblico.

Si trasferisce in Italia nel 1993, stabilendosi definitivamente a Bologna dal 1995. Inizia, così, una intensa attività fotografica. Nel 2006 si distingue al Festival di Fotografia Fotoleggendo di Roma, dove vince il primo premio con il portfolio intitolato Frammenti di un ricordo, rielaborazione in post produzione in camera oscura di alcune delle immagini scattate negli anni della guerra. Questo riconoscimento gli permette di partecipare alla manifestazione Portfolio 2006 di Prato, in cui si classifica secondo ex-aequo al Premio Kiwanis )

Attualmente continua l’attività di fotografo freelance, programmando periodicamente corsi di fotografia base e tecniche avanzate di stampa.

Dal 2002 organizza workshop fotografici in isole sperdute della Croazia, scegliendo come setting per le proprie lezioni luoghi lontani dai flussi turistici e dalla confusione della vita quotidiana.

Ha pubblicato e esposto in Italia, Francia, Spagna, Croazia e Giappone.