Secondo quanto si è appreso, i balordi che sequestrarono il consulente volevano sapere l’indirizzo, e avere le chiavi, di un appartamento in Olanda dove, a loro dire, trafficanti internazionali dovevano aver nascosto 10 milioni di euro in contanti e 10 chili di cocaina. Un appartamento che forse non esiste neppure.Forse era questo l’obiettivo dei balordi che il primo giugno del 2009 sequestrarono a Villanova di Castenaso Silvano Azzolini, 69 anni, il consulente finanziario poi ucciso a botte in una casa – prigione a Tredozio, sull’Appennino forlivese.

Dell’appartamento aveva raccontato lo stesso Azzolini, dicendo di averlo saputo da una donna brasiliana. Avrebbe anche detto di avere le chiavi della casa. Per l’omicidio quattro uomini sono in carcere.

Oggi, davanti al Gup di Bologna, si tiene l’incidente probatorio: verranno ascoltate le dichiarazioni delle quattro persone arrestate la scorsa estate.