20 milioni di euro per dare ossigeno alle piccole e medie imprese modenesi in questa fase di difficoltà congiunturali. È questo l’obiettivo concreto della convenzione firmata oggi da UniCredit Corporate Banking e Confapi Modena per la creazione di un plafond dedicato alle aziende iscritte alla sezione locale dell’associazione di rappresentanza delle Pmi italiane.

I fondi speciali previsti dall’accordo, che sarà valido sino al 30 giugno 2011, saranno destinati al sostegno del capitale circolante delle imprese, per supportarle nell’attuale scenario di crisi, limitandone gli effetti e creando le condizioni per una più rapida uscita.

L’intesa siglata si inserisce nel più ampio quadro del ‘Progetto Impresa Italia’, l’iniziativa di supporto al mondo produttivo varata da UniCredit Group, che ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese italiane 7 miliardi di euro da da destinare al sostegno e allo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale.

“L’accordo raggiunto, dichiara a tal proposito Giuseppe Zanardi, responsabile dell’Area Emilia Ovest di UniCredit Corporate Banking, è la prova tangibile di come sia possibile fornire delle risposte concrete alle istanze delle piccole e medie imprese in temporanea difficoltà, cooperando e muovendosi in una logica di sistema. In particolare, la convenzione siglata oggi con Confapi Modena ci permette di completare il quadro degli interventi che il nostro gruppo ha voluto rendere operativi per sostenere le pmi emiliane, vero e proprio motore del tessuto economico locale, a cui storicamente siamo legati in virtù del nostro ruolo di banca del territorio”.

Dino Piacentini, presidente di Confapi pmi Modena, sottolinea che “La convenzione siglata oggi costituisce una ulteriore, importante testimonianza di come tutte le energie presenti sul territorio possano insieme operare al fine ultimo dello sviluppo del territorio stesso. Siamo perciò molto soddisfatti che Unicredit Corporate Banking riconosca le pmi, e l’associazione che le rappresenta, quali interlocutori affidabili, meritevoli di investimenti che, ne sono certo, produrranno non solo benefici a breve, bensì sapranno essere utilizzati per consolidare la struttura economica di imprese che non hanno nessuna intenzione di indietreggiare, pur in momenti di grande incertezza. Vedo in questo accordo un’ulteriore conferma di quanto sia importante che gli ‘uomini di banca’ conoscano a fondo il territorio e ne condividano l’esperienza quotidiana, premessa indispensabile per creare e far crescere un rapporto solido e produttivo con il mondo delle imprese”.