Migrare, cambiare paese e tradizione portandosi dietro il bagaglio della propria cultura, della propria storia, della propria quotidiana esistenza. Un processo che può trovare completamento solo tramite l’integrazione delle proprie istanze con quelle del paese che apre allo straniero le proprie porte. Per riflettere sulle modalità di integrazione dei migranti e sulla funzione che lo sport può svolgere in tal senso la Uisp Emilia Romagna ha organizzato per il 20 marzo, al Centro sportivo Barca di via Raffaello Sanzio n. 6 a Bologna, il convegno “Dallo sportpertutti ai diritti di tutti”.

Un appuntamento che oscilla tra due forme di comunicazione: quella verbale del convegno, che si svolgerà dalle 10 alle 13, e quella riservata alla libera espressione del corpo attraverso lo sport, dalle 10 alle 16. In aula interverranno Richard Amechi, presidente del Forum metropolitano delle associazioni di cittadini non comunitari della provincia di Bologna; Raymon Dassi, assessore alla qualità dell’integrazione del Comune di San Lazzaro di Savena (BO); Vincenzo Manco, presidente del Comitato regionale Uisp Emilia Romagna; Silvia Bagni, dottore di ricerca in diritto costituzionale dell’Università di Bologna. L’incontro sarà moderato da Ivan Lisanti, responsabile della Commissione Uisp Emilia Romagna su diritti, integrazione e multiculturalità.

Durante e dopo il convegno si svolgeranno invece diverse attività sportive curate dalle Leghe Uisp. Sono in programma partite di calcio, cricket e pallacanestro che vedranno esibirsi anche il team degli Strangers, squadra di basket composta da filippini che sta facendo faville nel campionato provinciale amatori Uisp di Bologna. Previste poi esibizioni di carrom board (tradizionale forma di biliardo diffusa nel sud-est asiatico), di backgammon e di warri (gioco dell’Africa sub sahariana che simula il rituale del raccolto e della semina). A tutto ciò si sommerà, con il contributo dell’Area Gioco Emilia Romagna, la riscoperta dei giochi più antichi e spesso dimenticati della tradizione italiana.

L’evento è la prosecuzione dell’impegno dell’Uisp nei processi di integrazione e di incontro tra culture nel nostro paese, da sempre al centro dello statuto dell’Unione Italiana Sport Per tutti. Impegno ribadito anche in occasione dello sciopero internazionale dei migranti del 1 marzo, cui la Uisp ha aderito chiedendo il riconoscimento alle comunità di migranti dei diritti di welfare e la garanzia di un futuro di pari opportunità per tutti.