Anche nel trascorso fine settimana sono proseguite le attività di prevenzione e repressione dei reati in genere, quotidianamente svolte dalla Polizia di Stato di Modena e, in particolare, le attività della Squadra Mobile sia di intelligence che operative sul territorio, finalizzate all’assicurazione alla giustizia dei latitanti e dei soggetti con a carico provvedimenti restrittivi emessi da varie Autorità Giudiziarie del paese.

Grazie alle quotidiane attività di localizzazione e rintraccio di soggetti destinatari di provvedimenti giudiziari restrittivi (svolte su tutto il territorio nazionale dalla Squadra Catturandi della I Sezione Criminalità Organizzata della locale Squadra Mobile di concerto con tutte le altre Squadre Mobili del paese), come noto nelle ultime settimane sono già stati tratti in arresto numerosi soggetti, sia italiani che stranieri, gravati da precedenti penali e di Polizia per gravi reati consumati a Modena ed in varie altre province del Paese, che sono stati segnalati per la cattura alla Polizia di Stato di Modena in quanto residenti o solo perché hanno trovato riparo in questa provincia. Parallelamente alle attività già concluse e comunicate, da alcune settimane erano in atto mirati servizi, svolti di concerto con la Divisione Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, finalizzati al rintraccio di una donna marocchina (già residente in Francia), destinataria di un Mandato di Arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria della Francia per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Infatti a seguito di attività di indagine svolte dalla Polizia francese la donna era stata tratta in arresto nell’anno 2007 unitamente al suo fidanzato per detenzione di kg 1 di stupefacente del tipo cocaina. Successivamente posta agli arresti domiciliari in Francia si era allontanata facendo perdere le proprie tracce nel paese d’oltralpe. Per tali motivi veniva emesso dalle autorità francesi il Mandato di Arresto Europeo in argomento e venivano diramate le ricerche della donna in campo internazionale. Dopo alcune settimane di attività congiunta con il Servizio Interpol (con contatti quotidiani e triangolazioni di notizie con gli uffici di riferimento francesi ed internazionali), la donna (E.M.N., marocchina di Beni Mellal classe 1982) veniva localizzata in Italia a Modena, in un appartamento del centro storico dove erano residenti i genitori e, nella mattinata del 12 marzo u.s., gli operatori della Squadra Catturandi facevano irruzione nell’appartamento traendola in arresto. La donna si trova ora ristretta presso la locale Casa Circondariale di S. Anna a disposizione della locale Autorità Giudiziaria e di quella francese in attesa dell’avvio delle procedure internazionali di estradizione.

Sempre nell’ambito delle medesime attività di ricerca di soggetti con a carico provvedimenti restrittivi, nella stessa mattinata del 12 marzo 2010, operatori della I Sezione della locale Squadra Mobile (Squadra Catturandi), a seguito di attività informative e di servizi investigativi, davano esecuzione all’ordine per la carcerazione, emesso il 5 marzo 2010 dalla Procura della Repubblica di Modena, Ufficio Esecuzioni Penali, a carico di un cittadino turco (C.O., nato in Turchia nel 1967) con pena residua da scontare di mesi 2 e giorni 4 di reclusione, per il delitto di rapina consumato nell’anno 2007. L’uomo si trova ora ristretto presso la Casa Circondariale di S. Anna a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.

In data 13 marzo, inoltre, gli operatori della Squadra Catturandi davano esecuzione ad un altro provvedimento restrittivo, a carico di un cittadino romeno residente in Romania ma domiciliato a Modena presso un soggetto italiano, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 4 marzo 2010 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna per i reati di ricettazione, furto ed altri reati minori, dovendo espiare la pena residua di anni 1 e mesi 3 di reclusione, con contestuale misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello Stato italiano. All’atto dell’arresto il romeno, ladro acrobata con precedenti per furto, si dava alla fuga lanciandosi dal balcone dell’abitazione nella quale aveva trovato rifugio sul tetto del palazzo adiacente, costringendo gli operatori della Squadra Mobile a rincorrerlo ed a bloccarlo dopo un breve inseguimento sui tetti. Ad arresto avvenuto A.I. nato in Romania nel 1967, domiciliato a Modena in via Nonantolana, è stato associato presso la locale Casa Circondariale di S. Anna a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.