Importante passo avanti per la mobilità delle merci su ferrovia fra la Toscana e l’Emilia: è stato infatti siglato nei giorni scorsi nella sede della Provincia di Lucca un accordo che permetterà nuove modalità di trasporto degli scarti di produzione della lavorazione dei pregiati marmi toscani, che attualmente da Minucciano, nel cuore delle alpi Apuane in provincia di Lucca, raggiungono Sassuolo nel Modenese, dove sono riutilizzati come inerti nei collanti per l’edilizia, tramite trasporto su camion, su di un più sicuro e meno inquinante trasporto con la linea ferroviaria. L’accordo sottoscritto da Regione Toscana, Province di Lucca e Massa, Comunità Montane Lunigiana e Garfagnana, Comuni di Minucciano e Casola e Rete Ferroviaria Italiana, che permette la realizzazione di uno scalo merci debitamente attrezzato per il trasporto della polvere di marmo, ha visto anche l’impegno della Provincia di Reggio Emilia, promotrice dell’intesa che ha fattivamente contribuito al percorso tecnico e politico di realizzazione del progetto, con il coinvolgimento anche di Act e Fer.

Il progetto dello scalo ha costo complessivo di 2.270.000 euro ed è sostenuto dagli enti locali toscani, dove saranno realizzate le opere che permetteranno lo snellimento della circolazione e il miglioramento della sostenibilità ambientale nel tratto soggetto al transito dei container. Fino ad oggi, infatti, migliaia di tonnellate di polveri e granulati di marmo hanno raggiunto le industrie del distretto ceramico, con una media di 40 viaggi al giorno (fra andata e ritorno) ed un totale di 15 mila viaggi all’anno, percorrendo le strade provinciali di Lucca, Massa Carrara e Reggio Emilia, in particolare la SS 63 del Cerreto, con le inevitabili criticità alla viabilità di attraversamento dei centri abitati, emissioni degli autoveicoli e sicurezza nelle aree interessate. Con l’approvazione dell’accordo, il trasporto avverrà su treno, utilizzando la linea Lucca – Aulla (nel tratto compreso tra Minucciano – Pieve – Casola – Aulla lunigiana), la linea Parma – La Spezia (nel tratto tra Aulla e Parma), la Milano – Bologna (tra Parma e Reggio Emilia) e la Reggio Emilia – Sassuolo (nella tratta Reggio Emilia –Dinazzano Scalo).

“Si tratta di un importante lavoro che ha visto il coordinamento e la collaborazione di diversi Enti ed aziende sul territorio emiliano e toscano – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, Alfredo Gennari – e che ha portato a quest’importante sottoscrizione che permetterà di rispondere a numerose esigenze. Il passaggio del trasporto degli inerti dalla strada alla linea ferroviaria, infatti, renderà più scorrevole la circolazione nelle aree interessate, liberando i centri abitati e contribuendo alla sicurezza degli abitanti, e contribuirà in modo significativo al miglioramento della sostenibilità ambientale. Verrà infatti ridotto l’inquinamento acustico e da polveri, e l’uso del trasporto ferroviario ridurrà l’impatto ambientale sulle zone”.