Sulla notizia di ieri relativa al partito dei pedofili olandese sciolto per non aver raggiunto il quorum delle 600 firme necessarie, interviene l’eurodeputato UDC Tiziano Motti, che rilancia la proposta di creazione di un sistema europeo di allarme rapido contro la pedofilia.
“L’anomalia, in Olanda come nel resto d’Europa, sarebbe stata la raccolta del numero necessario di firme – sostiene l’On. Motti – in quanto la Pedofilia agisce forte dell’anonimato e delle più recenti tecnologie che ne permettono il proliferare. Il segnale che arriva dall’Olanda dimostra proprio questo: i sostenitori di questa vergognosa “pratica” si sentono ben più protetti e indisturbati nel sottobosco della rete internet. Chi pensa al pedofilo immaginando il vecchietto che avvicina i bambini nel parco, è molto lontano dal fenomeno attuale di cui ci stiamo occupando. I bambini e le ragazzine sono contattate tramite sms, facebook, blog e luoghi virtuali di aggregazione da individui che si rafforzano in modo organizzato tramite la Rete stessa. Conseguentemente i nostri figli non sono più al sicuro neppure tra le mura domestiche: l’adescamento oggi è possibile ovunque e in qualsiasi momento.
Occorre dare impulso ad alcune iniziative che potrebbero aiutare gli organi preposti a controllare la pedofilia e per questo invito il Consiglio e la Commissione europea a dare un seguito legislativo alla Comunicazione COM 2007/267 sulla lotta contro la cibercriminalità e di estendere l’applicabilità della Direttiva CE 2006/24 ai logs dei provider di servizi delle società dell’informazione e ai contenuti che siano anche dati di traffico al fine di permettere alle forze dell’ordine di risalire rapidamente agli autori di abusi. Gli Stati membri – sempre secondo l’europarlamentare UDC – potrebbero coordinare un sistema di allerta rapido europeo, sul modello di quello già esistente per gli allarmi alimentari, al fine di monitorare pedofili e molestatori sessuali, ferma restando la tutela dei loro diritti fondamentali garantiti dal Trattato”.