La presentazione dei dati di attività della Centrale operativa di Modena Soccorso, che nel corso del 2009 ha ricevuto e gestito oltre 63mila richieste di intervento, l’1,4% in più rispetto al 2008, avviene in concomitanza con un anniversario importante: il 17 aprile del 1990, vent’anni fa, nasceva la prima esperienza del 118, come ricorda il direttore di Modena Soccorso Marilena Campisi.“Dall’inizio in una piccola stanza del Policlinico alla realtà attuale, la crescita del servizio è stata progressiva. Grazie alla volontà, all’entusiasmo ed al contributo di molti, si può ritenere che ai cittadini sia offerto un servizio sanitario che, pur essendo sempre migliorabile, risponde a criteri di sicurezza ed affidabilità”.

Oggi Modena Soccorso è un’esperienza consolidata che permette di rispondere a una mole enorme di chiamate – mediamente 173 al giorno –, attraverso il lavoro di uno staff infermieristico appositamente formato, che assegna alle richieste telefoniche un codice di identificazione: il rosso per l’elevata gravità, il giallo per l’intermedia, il verde per la lieve e il bianco che si riferisce prevalentemente ai trasporti intraospedalieri. I codici rosso nel 2009 sono stati più di 15mila, il 24% del totale; 31.740 richieste sono codici giallo, pari al 50% delle chiamate.

“Il lavoro degli operatori di Modena Soccorso è di grandissima rilevanza sia da un punto di vista quantitativo, come dimostrano i dati di attività, sia da quello qualitativo, con interventi mirati a rispondere tempestivamente alle diverse tipologie di emergenza”, è il commento del direttore generale dell’Azienda USL, Giuseppe Caroli.

Per quanto riguarda il tipo di emergenze segnalate al 118 nel 2009, nel 75% dei casi le persone hanno chiamato per problemi di carattere internistico – dai semplici malori alle patologie acute più serie – , mentre nel resto delle telefonate sono stati segnalati eventi traumatici. I dati poi confermano che anche l’anno scorso, come nel 2008, è stata sicuramente la casa il luogo più “pericoloso”: il 60% delle richieste di intervento (quasi 40mila) provengono da qui e sono per la maggior parte relative a problemi di tipo internistico.

Seguono, in questa particolare classifica, la strada, i luoghi pubblici e i luoghi di lavoro. Il giorno più difficile si conferma essere il lunedì, col maggior numero di richieste al 118 (8.811), mentre la domenica è la giornata in cui si verificano meno traumi. Interessante anche il dato che si riferisce alla fascia oraria in cui si concentra il numero più alto di chiamate: è quella compresa fra le 9 e le 11 del mattino, con 12mila richieste di intervento.

Particolare attenzione meritano le reti operative, cioè i percorsi dedicati ad alcune patologie gravi che permettono di intervenire nel modo più tempestivo ed efficace possibile: si tratta delle reti trauma, stroke (ictus) e infarto, con cui gli operatori del primo intervento trasmettono in tempo reale ai reparti interessati – Hub trauma di Baggiovara, Stroke Unit di Baggiovara, cardiologie degli ospedali e laboratori di Emodinamica del Policlinico e di Baggiovara – gli esiti delle prime visite, in modo da indirizzare subito il paziente all’unità più idonea per quel tipo di trattamento.

“Sono risultati che evidenziano l’efficacia di un modello organizzativo che si è progressivamente affinato, aumentando le garanzie sulle quali tutti i modenesi possono contare. Un passaggio fondamentale è avvenuto nel 2005, quando la struttura complessa della centrale operativa di Modena Soccorso è stata inserita organicamente all’interno del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Azienda Usl. Un’evoluzione che può essere definita, senza esagerare, storica, e che è stata realizzata sfruttando al meglio l’avvio dei due nuovi ospedali di Sassuolo e Baggiovara, ridefinendo i percorsi e ottimizzando il valore della rete”, spiega Mario Cavalli, Direttore del Presidio ospedaliero e del Dipartimento di Emergenza Urgenza.

Da evidenziare, infine, sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, che prosegue l’installazione di un sistema di controllo satellitare GPRS sui mezzi di soccorso. E’ uno strumento che permette di rendere ancora più rapido l’intervento dei soccorritori, grazie alla precisione delle coordinate fornite dall’apparecchiatura. E’ stato poi completato il rinnovo del parco mezzi del 118, e prima dell’estate la dotazione si arricchirà di una nuova automedica per la postazione di Modena.

I dati nel dettaglio:

CODICE DI GRAVITA’

Il codice di gravità – rosso per elevata gravità presunta, giallo per gravità intermedia, verde per gravità lieve e bianco che identifica prevalentemente i trasporti intraospedalieri urgenti – viene assegnato al momento della chiamata, in base alle valutazioni formulate dagli specialisti del triage telefonico. Si tratta di personale infermieristico appositamente formato che, a partire da parametri rigorosamente codificati, indirizza in modo ottimale la risposta sanitaria alle chiamate giunte al 118. La statistica del 2009 mostra che, sulle 63.056 richieste, i codici rosso sono stati 15.073, il 24% del totale. Ne fanno parte anche le 2.201 chiamate alle quali è stata riconosciuta l’urgenza più alta a causa della mancanza di informazioni precise. I codici giallo sono stati 31.740, pari al 50%, i codici verde 11.832, fra il 19 e il 20% e i codici bianco 4.411, cioè il 7%.

I MOTIVI ALLA BASE DELLE RICHIESTE D’INTERVENTO

All’origine delle richieste di intervento pervenute al 118 ci sono, con 47.922 chiamate pari a circa il 75% del totale, problemi di tipo internistico, dai malori a quelli più gravi, come gli infarti. Le telefonate per traumi sono state 15.134.

I LUOGHI D’INTERVENTO

Si conferma che è la casa il luogo da cui arrivano più richieste: nel 2009 sono arrivate 39.056 richieste, vale a dire oltre il 60% del totale, con una fortissima prevalenza di interventi di tipo internistico (33.603), probabilmente legata anche alla presenza di popolazione anziana,. Segue la strada, con 9.721 (fra il 15 e il 16%), dove prevalgono gli eventi traumatici (6.726), i luoghi pubblici con 2.588, i luoghi di lavoro con 1.479.

E’ IL LUNEDI’ IL GIORNO NERO

É ancora il lunedì il giorno della settimana in cui le richieste al 118 sono più numerose, con 9.274 chiamate. Il venerdì invece è il giorno più tranquillo, con 8.811 richieste, mentre la domenica è il giorno in cui si verificano meno traumi, probabilmente perchè decade il traffico dovuto agli spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro. Quanto alla fascia oraria in cui si concentra il numero più alto di chiamate al 118, è sicuramente quella fra le 9 e le 11, con 12.092 richieste d’intervento.

LE RETI OPERATIVE: TRAUMA, STROKE, INFARTO

Per alcune patologie, per la loro gravità e per il tipo di intervento altamente specializzato che richiedono, sono previsti percorsi dedicati, al fine di assicurare il massimo risultato in base alle linee guida internazionali. E’ il caso della rete trauma, della rete stroke (ictus) e della rete infarto. La rete trauma, che riguarda il caso di pazienti colpiti da traumi gravi, prevede una stretta sinergia e uno scambio di dati fra Modena Soccorso e il Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale Civile S.Agostino Estense di Baggiovara, dove ha sede l’Hub provinciale per il trauma dell’adulto.

La rete stroke, per il trattamento dell’ictus ischemico, prevede che gli operatori del 118 alle prese con i primi soccorsi al paziente comunichino con la Stroke Unit di Baggiovara, in modo da capire se la persona può essere avviata direttamente al trattamento di trombolisi, che prevede la riapertura del vaso occluso con procedure non invasive: dai 20 pazienti del 2006 trattati con trombolisi si è passati ai 27 del 2007, ai 29 del 2008, ai 72 del 2009.

La rete infarto opera in base allo stesso principio: il personale del 118, al momento dell’intervento in qualsiasi punto del territorio provinciale, trasmette direttamente alle cardiologie di riferimento gli esiti dell’elettrocardiogramma, dopodiché gli specialisti valutano nel più breve tempo possibile a quale reparto debba essere inviato il paziente per ricevere le cure più adeguate. Nel 2009 le persone colpite da infarto che, seguendo questi criteri, sono state mandate direttamente ai Laboratori di Emodinamica di Baggiovara e del Policlinico per essere sottoposti ad angioplastica, sono state 151 contro le 114 del 2008, con un aumento del 32%.

MEZZI INTERVENUTI

Quanto ai mezzi intervenuti, va messa in evidenza la forte integrazione nel sistema di soccorso delle associazioni di volontariato (nella nostra provincia sono attive 32 associazioni di pubblica assistenza facenti capo all’ANPAS, 8 comitati della Croce Rossa Italiana e 2 associazioni della Misericordia d’Italia). Nei casi di codice rosso e giallo entrano di norma sempre in azione i mezzi

istituzionali del 118, mentre per quelli classificati verde , che presentano minori necessità assistenziali, entrano in gioco i mezzi messi a disposizione dal volontariato.

In particolare si evidenzia come nel 68% circa dei codici rosso, i primi mezzi di soccorso intervenuti sono stati quelli istituzionali del 118 ovvero ambulanza con infermiere e/o medico ed automedica con infermiere e medico a bordo.

La percentuale comprende gli interventi di rendez- vous, ossia di supporto ai mezzi del volontariato convenzionato per l’attività di emergenza- urgenza(ANPAS, Croce Rossa Italiana e Misericordia d’Italia).

UN SISTEMA IN COSTANTE EVOLUZIONE

L’ACCREDITAMENTO E LA CERTIFICAZIONE

Numeri, dati, ma anche un sistema complesso, quello gestito dalla centrale operativa di Modena Soccorso 118, che costantemente viene sottoposto a controlli e verifiche e che utilizza nuove tecnologie per migliorare efficienza e funzionalità. Importanti traguardi sono stati in questi anni la Certificazione della qualità dei servizi ottenuta dal CERMET e l’accreditamento del Dipartimento emergenza urgenza ottenuta dalla RER. Un riconoscimento di rilievo e che conferma, dopo una rigorosa verifica, l’affidabilità e l’elevato standard di sicurezza dell’Area Emergenza, Centrale 118 e Pronto Soccorso.

SOLUZIONI INNOVATIVE

L’evoluzione è continua e riguarda non solo gli aspetti clinici, ma anche l’innovazione tecnologica, che consente miglioramenti organizzativi che hanno un notevole impatto assistenziale. A questo proposito, si sta proseguendo nell’installazione di un innovativo sistema PC-CAR che sfrutta le potenzialità della tecnologia GPRS installata sui mezzi di soccorso. Si tratta di uno strumento che permette di rendere ancora più rapido l’intervento dei soccorritori, grazie alla precisione delle coordinate che fornisce l’apparecchiatura. Oltre al contatto radio costante con la Centrale operativa, il GPRS rappresenta un supporto che consente di risparmiare tempo prezioso e un utilizzo ottimale delle risorse disponibili. Permette infatti l’individuazione, pressoché millimetrica, del luogo da cui arriva la richiesta e offre anche la possibilità di localizzare in tempo reale la posizione delle ambulanze libere sul territorio e quindi di effettuare in pochi secondi la scelta più opportuna del mezzo di soccorso da inviare. Nel corso del 2009 sono stati installati terminali di bordo PC-CAR su tutti i mezzi istituzionali nelle diverse aree provinciali. Anche per quanto riguarda i veicoli utilizzati vi è una costante attenzione: nei primi mesi di quest’anno a livello provinciale è stato infatti completato il previsto rinnovo del parco mezzi 118 e prima dell’estate arriverà una nuova automedica per la postazione di Modena; nelle prossime settimane inoltre si procederà ad una nuova mappatura relativa allo stato di usura ed affidabilità dei mezzi presenti al fine di programmare l’acquisto di quelli necessari.

Ricordiamo che quest’anno cade il ventennale di Modena Soccorso. La Centrale Operativa 118 e le connesse attività extraospedaliere sono nate nella nostra provincia il 17 aprile 1990. Il percorso di preparazione è stato lungo e difficoltoso e la nascita del sistema si deve soprattutto alla lungimiranza e alla sensibilità di alcuni professionisti della sanità e degli amministratori locali. Dall’inizio in una piccola stanza del Policlinico alla realtà attuale, la crescita è stata progressiva, e grazie alla volontà, all’entusiasmo e al contributo di molti, si può ritenere che ai cittadini sia offerto un servizio sanitario che, pur sempre migliorabile, risponde a criteri di sicurezza e affidabilità.