La situazione economica e sociale che attraversa il Paese e la nostra Regione, è tra le più pesanti dal dopoguerra ad oggi. Il Governo nazionale ha scelto nella fase iniziale di negarne l’esistenza, per poi sostenere che il nostro Paese ha retto meglio di altri e che ne stiamo uscendo.

La realtà è che la crisi iniziata nel 2008 sta continuando a produrre, nel paese e nella nostra regione, effetti distruttivi del tessuto economico, produttivo e sociale e da mesi sta riversando sui lavoratori e sulla intera società i suoi effetti più devastanti a partire dai livelli occupazionali.

Il Governo ha voluto usare la crisi e la paura che questa determina per assestare un duro colpo alle regole democratiche, ai diritti di cittadinanza ed alla coesione sociale, come dimostrano i tagli alla scuola, alla formazione, i licenziamenti dei lavoratori precari della scuola e dei ricercatori, i tagli alla sanità, alla casa, al diritto allo studio, ai diritti di cittadinanza e da ultimo all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.

L’obiettivo della destra non è stato quindi quello di affrontare la crisi, ma di usarla per dividere il sindacato, isolare la CGIL, rendere più deboli e dividere i lavoratori, additando di volta in volta nuovi nemici e nuovi avversari: lavoratori privati contro lavoratori pubblici, precari contro fissi, giovani contro anziani, italiani contro stranieri.

Una politica fallimentare, incapace di affrontare il presente e costruire il futuro e per questo indisponibile a misurarsi con le richieste avanzate dalla CGIL (fisco, ammortizzatori sociali, diritti di cittadinanza) e sostenute con iniziative di mobilitazione e di lotta che hanno visto protagonisti migliaia di lavoratori, pensionati e cittadini.

Nessuna risposta sulla richiesta di raddoppio della cassa integrazione. Nessuna risposta all’innalzamento dei massimali di CIG. Nessuna risposta sull’allungamento e l’estensione a chi oggi ne è privo dell’indennità di disoccupazione. Nessuna marcia indietro su scuola, ricerca, sanità e previdenza e nessuna risposta su questioni fondamentali quali non autosufficienza, rilancio dell’edilizia pubblica, riassetto idrogeologico.

Così come dal Governo non è venuto nessun intervento di indirizzo e di sostegno alle politiche industriali per rilanciare l’economia e soprattutto le attività industriali manifatturiere, mentre continua nella sua azione di riduzione dei diritti delle persone e dei cittadini e del lavoro. Mancano interventi contingenti per attraversare la crisi, mancano interventi strategici per ridare speranza al Paese e ai lavoratori, ai giovani, ai pensionati ed i cittadini migranti.

Gli unici interventi alternativi che sono stati messi in campo, sono stati quelli della Regione Emilia-Romagna con il “Patto per attraversare la crisi” che ha creato le condizioni per allargare la copertura degli ammortizzatori sociali ai lavoratori che hanno perso o ridotto la loro attività lavorativa, e con la riconferma di politiche di welfare (sanità, non autosufficienza, nidi e case ..) a carattere universale.

Per queste ragioni i sottoscritti, uomini e donne dirigenti della Cgil di Modena, auspicano che dalle elezioni del 28 e 29 marzo prossimi per il rinnovo del Consiglio e del Presidente della Regione Emilia-Romagna esca un risultato che confermi la continuità nella guida politica della nostra regione.

Noi ci impegniamo per questo, e invitiamo a fare altrettanto.

)Donato Pivanti segretario generale Cgil Modena, Oscar Zanasi Cgil Modena, Fiorella Prodi Cgil Modena, Vanni Ficcarelli Cgil Modena, Tania Scacchetti Cgil Modena, Domenico D’Anna Cgil Modena, Giordano Fiorani segretario generale Fiom/Cgil Modena, Manuela Gozzi segretario generale Filctem/Cgil Modena, Marzio Govoni segretario generale Filcams/Cgil Modena, Maurizio Sernesi segretario generale Filt/Cgil Modena, Sauro Serri segretario generale Fillea/Cgil Modena, Stefano Colombini segretario generale Flc/Cgil Modena, Marco Bonaccini segretario generale Fp/Cgil Modena, Rocco Corvaglia segretario generale Slc/Cgil Modena, Luisa Zuffi segretario generale Spi/Cgil Modena, Claudio Argilli segretario generale NIdiL/Cgil Modena, Umberto Franciosi segretario generale Fillea/Cgil Modena, Roberto Cattabriga segretario generale Fisac/Cgil Modena, Olinto Artioli coordinatore Cgil Carpi, Francesco Cancilla coordinatore Cgil Sassuolo, Donatella Borghi coordinatore Cgil Castelfranco, Fausto Bertelli coordinatore Cgil Mirandola, Bruno Ferrari coordinatore Cgil Pavullo, Patrizia Palmieri coordinatore Cgil Vignola, Augusto Casagrandi direttore Inca/Cgil Modena, Rossanta Trenti presidente Csc/Cgil Modena, Valentina Montorsi coordinatore Centro Lavoratori Stranieri Cgil Modena, Franco Zavatti dipartimento Sicurezza Cgil ER)