“Sono veramente contento di avere qui al mio fianco l’On. Antonio Bonfiglio, unico Sottosegretario alle Politiche Agricole del Governo Berlusconi, intervenuto per dare un forte segnale al mondo agricolo modenese. Senza dimenticare che noi siamo molto vicini al settore primario, anche perchè quando ci sediamo a tavola, non mangiamo certo viti e bulloni”. E’ iniziato con una battuta il messaggio di benvenuto del candidato PDL Enrico Aimi al Sottosegretario all’Agricoltura Antonio Bonfiglio, in città per incontrare gli agricoltori del nostro territorio e per sostenere la candidatura di AIimi, capolista del partito di Berlusconi alle prossime regionali. E il segnale forte, accolto da un fragoroso applauso in una sala stracolma di agricoltori, compresi Giorgio Tusini ed Eugenia Bergamaschi di ConfAgricoltura (che hanno introdotto il dibatto), non ha certo tardato ad arrivare: ”Con il pieno supporto del Ministro Sacconi, sono certo che in tempi brevi abbasseremo ulteriormente l’aliquota contributiva per gli agricoltori – ha detto subito l’esponente del Governo Berlusconi – L’agricoltura crea lavoro vero e concreto, con una funzione anticiclica rispetto alla crisi economica, e dunque deve essere ulteriormente sostenuto dalle Istituzioni. Con l’obiettivo di rafforzare questo canale di collegamento, attraverso un nuovo Patto tra la categoria, la filiera e le istituzioni. Il problema vero, paradossalmente, è che i soldi ci sono, ma – ha aggiunto lanciando una frecciata alla Regione – il più delle volte non sappiamo come spenderli. In Emilia Romagna, pensate, ci sono 76 mln di Euro disponibili, ma ancora fermi al palo; e ai vari punteggi calcolati burocraticamente per le assegnazioni, dobbiamo dire basta” ha tuonato Bonfiglio puntando poi dritto sul “nuovo piano di solidarietà nazionale rilanciato dal Governo Berlusconi, dopo che Padoa Schioppa lo aveva tagliato perché Prodi, come disse nel 2004, considerava l’agricoltura un’attività solo da paesi terzi. Noi questo piano invece lo vogliamo considerare, non più uno strumento risarcitorio, bensì come uno strumento di garanzia, fino a 5 miliardi di Euro, di cui uno destinato all’agricoltura. Questo deve anche essere uno dei cardini del nuovo Patto, anche per la tutela del Made in Italy, di cui siamo fieri difensori. E basta parlare di sussidi quando al centro c’è l’agricoltura, mentre se si parla di Fiat, il nome cambia in incentivi. Quindi – ha annunciato l’On. Bonfiglio – la prossima settimana vi invito a seguire i lavori del Parlamento perché daremo il via ad un nuovo grande piano di politica dei redditi per l’agricoltura. E come faremo? Ci sono 6 mld di Euro che rientreranno dalla Commissione Europea, che dovrebbero andare a 1,3 milioni di destinatari. Ma ci sono in Italia così tante aziende agricole? No. Le aziende con partita iva sono solo 850mila. Quindi – ha spiegato il Sottosegretario – faremo in modo che questi soldi vadano esclusivamente a chi lavora veramente nell’agricoltura, paga le tasse e i contributi previdenziali. Dando il là ad una grande opera di riqualificazione contributiva, a favore degli agricoltori”. E per chiudere, l’On. Bonfiglio ha lanciato un allarme puntando i fari sui piani di sviluppo rurale: ”Rischiamo di dover rinunciare entro dicembre 2010 a circa un miliardo di Euro di contributi europei, perché le regioni, compresa l’Emilia Romagna, non hanno saputo presentarli. Abbiamo poco tempo per recuperare. Sembra paradossale, ma è così: senza dimenticare che si tratta solo di un’annualità. Pensate dunque a quanti soldi potrebbe dover rinunciare il mondo agricolo a causa della mancata presentazione da parte delle regioni dei piani rurali di sviluppo”. Prima di congedarsi Bonfiglio è stato espcito: “a Modena avete in Enrico Aimi un ottimo interlocutore per i problemi agricoli che, se rieletto in Regione, farà da ponte con il mio Ministero”.