Gli agenti della questura di Roma hanno scoperto una vera e propria holding del sesso cinese con tanto di call center che pubblicizzava la sua attivita’ nei ristoranti cinesi con volantini con lo slogan ”Fiume d’amore”.

11 le persone arrestate, tutte cinesi. I malviventi contattavano agenzie immobiliari utilizzando l’identita’ fantasma di Guan Whenzu e a cui venivano poi intestati gli appartamenti, di cui 11 a Roma, tutti sequestrati. E proprio seguendo questa identita’ fantasma che curiosamente chiedeva alle agenzie sempre appartamenti al piano terra gli agenti dopo un anno di indagini sono riusciti a smascherare l’organizzazione che operava in tutta Italia.

Sulle tracce dell’identita’ fantasma gli agenti sono arrivati dopo denunce di alcuni inquilini dei palazzi che ospitavano alcuni appartamenti dove le prostitute esercitavano: esasperati dal viavai continuo di clienti si sono rivolti ai poliziotti.

In ogni abitazione due o tre prostitute accoglievano i clienti.

A fissare gli appuntamenti era un apposito call center che selezionava le prostitute piu’ belle per i clienti cinesi facoltosi e le altre per quelli italiani. Ogni prestazione si aggirava sui 50-70 euro, la meta’ della cifra era per le ragazze, donne clandestine ”assoldate” direttamente in Cina. In un giorno in un solo appartamento si arrivava a guadagnare circa 1.000 euro.

L’organizzazione agiva come una vera holding, curava il settore pubblicitario con annunci su quotidiani e lo slogan ”Fiume d’amore!” sui volantini distribuiti in alcuni ristoranti cinesi e scritto in mandarino sui citofoni degli appartamenti delle prostitute, dislocati in varie citta’ italiane come Salerno, Modena, Milano, Treviso, Napoli e Roma. I ricavi venivano inviati direttamente in Cina con il sistema del money transfert. Per questo gli investigatori, che hanno avviato le indagini un anno fa, stanno cercando di capire se l’organizzazione ha anche collegamenti con ambienti della criminalita’ che operano in Cina.