Ho letto le parole di Michele Barcaiuolo e credo anch’io sia arrivato il momento di dedicarsi al PDL che necessita di attenzione per potersi radicare sul territorio e entrare fra la gente. Dalle elezioni dello scorso anno, a giugno all’inizio della campagna elettorale appena conclusa, sono trascorsi circa sei mesi, durante i quali purtroppo il PdL al Modena e provincia non ha trovato modo di nominare responsabili comunali, per aumentare la base di persone responsabili del partito. Di fatto fra ritardi inspiegabili e campagne elettorali, il partito dopo un anno non ha ancora una vera struttura sul territorio.

Adesso è tempo di lavorare tutti insieme perché questa struttura nasca, e si rafforzi nel rapporto fra la gente, con chi ci ha sostenuto, con coloro che si sono riconosciuti nei vari candidati e vogliono poter partecipare attivamente alla vita di un grande partito di popolo come ha ambizione di essere il PDL. E partecipazione vuol dire primariamente congresso, a tutti i livelli, perché i vertici siano determinati dal basso, dopo la fase transitoria dei coordinatori nominati da Roma, necessaria a gestire l’incombenza di due turni elettorali in meno di un anno. Oggi abbiamo davanti un lasso di tempo sufficiente affinché si apra la nuova stagione, dove la democrazia interna prevalga sugli interessi di parte.

Oggi che le urne hanno premiato a livello nazionale in centrodestra, se vogliamo davvero pensare di porci come alternativa di governo anche in Emilia Romagna, e nei differenti Comuni, dobbiamo ragionare il partito senza distinzioni fra ex delle diverse formazioni politiche che hanno dato vita al partito unico. Siamo oggi una sola grande forza politica, con sensibilità differenti, ma con il comune denominatore valoriale che si ispira ai principi dello stato liberale e democratico.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)