Sono due i carabinieri iscritti sul registro degli indagati dal sostituto procuratore Fausto Casari per la morte del 38enne tunisino ucciso venerdì mattina da un colpo di pistola alla nuca durante un posto di blocco. Sono accusati, in via cautelativa, di omicidio volontario.

Le pistole sequestrate sono due, così come i militari indagati. Si tratta di un atto dovuto, anche per permettere ai carabinieri di partecipare con il proprio perito di parte alle perizie balistiche e all’autopsia sul corpo del tunisino, il cui incarico sarà conferito martedì alla Medicina legale.