“Se il Governo non tornerà sui suoi passi, ritirando il decreto sulle tariffe postali agevolate, migliaia di giornali e associazioni no profit si troveranno a pagare aumenti spropositati per le spese di spedizione. Questo decreto è un vero e proprio attacco al Terzo Settore e alla libertà d’informazione”.

Matteo Richetti, insieme al collega Damiano Zoffoli ha già presentato, prima ancora che abbia ufficialmente inizio la legislatura, una prima risoluzione.

“Chiediamo che la Giunta regionale si adoperi presso il Governo per il ripristino delle vecchie tariffe – spiega Richetti – aprendo allo stesso tempo un tavolo di confronto che individui soluzioni sostenibili per tutti. Quello che non è accettabile è stato il metodo dell’Esecutivo: abrogando dall’oggi al domani le tariffe agevolate ha messo a rischio di sopravvivenza migliaia di testate che avevano già chiuso la campagna abbonamenti e pianificato le spese per l’anno in corso”.

Il provvedimento del Governo coinvolge circa 8mila testate che si trovano a fronteggiare aumenti improvvisi dal 120 al 260 per cento delle tariffe arrivando, in certi casi, addirittura al 500 per cento: “Il centro studi Philanthropy ha stimato un impatto di 65 milioni di euro in un anno per il solo settore del no profit – scrivono i due consiglieri – Soldi sottratti alle Ong che si occupano di affamati, senzatetto, disabili. L’ennesimo attacco trasversale del Governo, dopo i tagli al Servizio civile e la mancata conversione in legge del 5 per mille, al Terzo Settore, tenuto costantemente in condizioni di precarietà e sussistenza”.