“A trarne i maggiori vantaggi è prima di tutto un numero elevato di cittadini che da qualche giorno possono nuovamente reperire in qualsiasi farmacia del territorio una serie di farmaci indispensabili per curare diverse patologie importanti. Aumenta quindi la comodità in quanto si riducono gli spostamenti e i conseguenti disagi dei pazienti e la farmacia torna a svolgere, a tutto tondo, la propria funzione di servizio e qualificata assistenza sanitaria; il tutto attuando uno sforzo serio e mirato per mantenere un giusto equilibrio tra spesa e servizio al cittadino”. 

E’ il commento del presidente provinciale di Federfarma Modena, Silvana Casale, sulle novità introdotte pochi giorni fa nell’ambito dell’applicazione dell’accordo con l’Azienda Usl di Modena che ha come tema centrale la cosiddetta distribuzione per conto, vale a dire la consegna attraverso le farmacie del territorio di una parte dei medicinali inseriti nel prontuario ospedale-territorio, quelli cioè che garantiscono la continuità tra le cure ospedaliere e l’assistenza territoriale. La scelta adottata dall’Azienda Usl di Modena e che interessa tutte le farmacie della provincia – le 149 private e le restanti 24 comunali – va nella giusta direzione, sottolinea Federfarma. Consente di riportare in farmacia una serie di farmaci e di conservare ugualmente significativi risparmi per il SSN, dato che il prezzo di acquisto, decisamente inferiore rispetto a quello di norma applicato, è quello riservato alle aziende sanitarie e il compenso della farmacia è molto contenuto. Un risultato, è opportuno evidenziarlo, che si ottiene senza che il cittadino debba rinunciare ai vantaggi offerti dalla possibilità di ricevere il medicinale in una delle farmacie della provincia, fruendo tra l’altro di orari molto più flessibili rispetto alle farmacie ospedaliere. Grazie alla novità introdotta, ad esempio il paziente affetto da ipertrofia prostatica benigna, che precedentemente doveva recarsi, ad orari vincolati presso l’ospedale, ora potrà comodamente rivolgersi alla farmacia del territorio per lui più comoda.

Non va poi dimenticato che il ricorso eccessivo alla distribuzione diretta dei farmaci, eseguita cioè attraverso le farmacie ospedaliere con conseguente esclusione di molti medicinali dal canale distributivo delle farmacie, impoverisce la professionalità del farmacista, indebolendo quindi la loro funzione di presidio del servizio sanitario nazionale.

“Dopo un periodo contraddistinto da qualche chiusura di troppo, abbiamo apprezzato l’impegno dell’Azienda Usl volto a riaprire in modo costruttivo e positivo il dialogo rispetto alla corretta applicazione delle indicazioni regionali. Guardando al futuro confermiamo che da parte nostra c’è la piena disponibilità a proseguire il lavoro svolto sino a oggi, lavoro grazie al quale il modello organizzativo modenese si colloca tra i più efficienti a livello nazionale. Siamo sempre più convinti che l’integrazione tra Azienda, medici di medicina generale e farmacie del territorio sia un valore aggiunto da sviluppare ulteriormente. D’altra parte anche il legislatore alcuni mesi fa ha introdotto una serie di novità rilevanti, attribuendo alla farmacia un ruolo centrale nei servizi rivolti all’assistenza domiciliare integrata, nella collaborazione con il medico per il corretto uso del farmaco, nella prenotazione in farmacia di esami e visite, nella partecipazione ad iniziative di educazione sanitaria, a campagne di prevenzione delle patologie a forte impatto sociale, nell’effettuazione di analisi di prima istanza” conclude Silvana Casale.