Si è tenuto oggi a Bologna il convegno di Assoturismo-Confesercenti Emilia-Romagna “Le PMI nel turismo, un’opportunità per lo sviluppo” per focalizzare e approfondire i punti di forza, la vitalità, le opportunità di sviluppo e l’esigenza di un marketing specifico per le imprese del settore.

Sono intervenuti al dibattito, moderato dal giornalista Beppe Boni: Graziano Prantoni,Assessore al turismo della provincia di Bologna; Stefano Bollettinari, Direttore Confesercenti Emilia Romagna; Giancarlo Dall’Ara, Professore di marketing del turismo, Università di Perugia; Massimo Gottifredi, Presidente APT Servizi Emilia Romagna; Filippo Donati, Presidente Asshotel Nazionale; Claudio Della Pasqua, Presidente Asshotel Emilia Romagna; Roberto Manzoni, Presidente Confesercenti Emilia Romagna.

Nel corso dell’incontro è emerso che le piccole e medie imprese ricettive rappresentano l’asse portante del sistema turistico italiano e dell’Emilia Romagna, occupando posizioni di primaria importanza anche a livello europeo, smentendo di conseguenza i luoghi comuni e i pregiudizi che, date le loro dimensioni, le vedono come la causa dei problemi e debolezze del settore.

L’Italia, per quanto riguarda l’ospitalità alberghiera, è al primo posto a livello europeo (UE a 27) come numero di camere (1.058.910) pari al 18.1% del totale disponibile, seguita da Germania (15.3%), Spagna (14,1%), Francia (10.7%) e Regno Unito (10.5%), mentre si colloca al terzo posto come numero di esercizi (34.058) preceduta da Regno Unito (40.130) e Germania (35.941) e seguita da Spagna e Francia.

I circa 34.155 alberghi italiani hanno una dimensione media di 31,6 camere per esercizio, più alta della media europea che è di 29 e vicina a quella della Francia (35), mentre presentano una dimensione media più ridotta dell’Italia gli alberghi della Germania (25 camere), e Regno Unito (15); una dimensione media più elevata invece si registra in Grecia (40), Spagna (45) e Portogallo (58).

L’Italia è al primo posto a livello europeo anche come numero complessivo di strutture disponibili alberghiere ed extralberghiere, mentre per numero di posti letto si trova al secondo posto dopo la Francia.

“L’offerta ricettiva regionale incentrata essenzialmente sulle piccole e medie imprese – sostiene Stefano Bollettinari, Direttore Confesercenti Emilia Romagna – è stata protagonista di uno straordinario processo evolutivo negli ultimi dieci anni, ancora più accentuato rispetto all’andamento nazionale, con processi di adeguamento e riqualificazione che la fanno essere più che mai una opportunità di sviluppo per l’economia turistica dell’Emilia-Romagna.

Basti pensare che tra il 1998 e il 2008 a fronte di una diminuzione complessiva del numero degli alberghi del 9,3% (da 5.084 a 4.612) gli alberghi a 4 e 5 stelle sono aumentati del 9% (da 245 a 415), i 3 stelle sono aumentati del 31% (da 1.881 a 2.469), mentre gli esercizi a 1 e 2 stelle si sono quasi dimezzati passando da 2.885 a 1.518.

Alla fine del 2008 le strutture ricettive avevano mediamente 33 camere e 62 posti letto, dato che per quanto riguarda il numero delle camere è migliore della media nazionale e di poco sotto alla media della Francia che viene sempre presa ad esempio per l’organizzazione turistica; difficilmente altri comparti produttivi in soli dieci anni avrebbero potuto affrontare un simile cambiamento.

Ma, vista la fase economica ancora incerta e i segnali di ripresa ancora molto deboli – prosegue Bollettinari- non va abbassata la guardia sugli interventi di supporto alle imprese turistiche in tema di riqualificazione delle strutture e dell’accesso al credito e a livello nazionale per quanto riguarda l’aumento delle risorse per la promozione all’estero e gli interventi di natura fiscale come l’abbassamento dell’IVA sui servizi turistici e la revisione degli studi di settore”

“In Italia, nel turismo- afferma Giancarlo Dall’Ara- si è da tempo consolidata una corrente di pensiero che attribuisce ingiustamente alle piccole e medie imprese turistiche, ed in particolare agli alberghi di piccola dimensione, gran parte delle responsabilità dei problemi del turismo italiano.

La frammentazione e la conseguente debolezza del Sistema Turistico Nazionale, la difficoltà a competere sui mercati internazionali, il mancato ammodernamento di gran parte dell’offerta turistica del nostro paese, sarebbero diretta conseguenza di un sistema che si basa ancora prevalentemente su imprese di piccole dimensioni e a conduzione familiare.

Per molti osservatori- continua Dall’Ara- l’Italia delle PMI resta una anomalia, ma i dati dicono il contrario: molti paesi europei hanno in media “alberghi più piccoli” di quelli italiani. Dunque l’offerta alberghiera dell’Italia turistica non è affatto un’anomalia e la presenza diffusa degli alberghi in tutto il paese è anzi una sua peculiarità storica, tradizionalmente molto apprezzata dalla domanda, perché permette di sperimentare lo stile di vita italiano e di “vivere” la cultura dei luoghi.”

Il convegno è stata l’occasione per presentare il libro “PMI nel turismo- Un’opportunità per lo sviluppo”, edito da Franco Angeli e curato dal Prof. Giancarlo Dall’Ara, per conto di Assoturismo-Confesercenti Emilia-Romagna, che offre analisi, approfondimenti, dati e proposte, che spaziano dall’ambito del marketing a quello della formazione e analizza il contesto regionale, nazionale e internazionale, fornendo un’ottima base di elaborazione, sia di carattere economico, che culturale per considerare la piccola e media impresa in una prospettiva nuova meritevole di attenzione e politiche adeguate.