E’ possibile visitare fino al 5 maggio prossimo presso la Biblioteca G. Salvemini di Scandiano durante gli orari di apertura, “Laboratori in Mostra”, uno spazio ispirato alla cultura spagnola e allestito dalle bambine e dai bambini delle classi elementari scandianesi in occasione del ventesimo anniversario del gemellaggio tra i Comuni di Scandiano e Almansa (Spagna). Le sperimentazioni artistiche dei piccoli sono ispirate alle figure di Joan Mirò e Pablo Picasso in un viaggio nei colori che li porta a conoscere anche il lavoro di Gianni Rodari, per ricordarlo nel 30mo anniversario dalla sua scomparsa. All’iniziativa sono stati coinvolti gli alunni delle classi 2° della Scuola Elementare S. Francesco e delle classi 4° della Scuola Elementare L. Bassi di Scandiano, realizzate durante i due laboratori condotti dall’atelierista Cristina Spallanzani, che il Comune di Scandiano ha proposto e finanziato.

Le classi seconde hanno lavorato al tema “Un bastimento carico di filastrocche e colori. Libri d’artista attraverso le parole di Gianni Rodari e i colori di Joan Mirò”, illustrando filastrocche e racconti di Gianni Rodari: la fantasia e l’ironia dell’autore si sono mescolate alla creatività e originalità dei bambini, diventati protagonisti nell’interpretazione artistica di queste bizzarre storie. Allo stesso tempo l’arte del pittore spagnolo Joan Mirò è stata punto di partenza per la rappresentazione pittorica: i suoi colori puri, e i piccoli “personaggi” dipinti hanno suggerito segni e forme per la realizzazione di piccoli libri d’artista.

Le classi quarte invece hanno approfondito “Il Circo di Picasso. Incontri e racconti di maschere, acrobati e saltimbanchi”. Il pittore Pablo Picasso rappresentò in molti suoi quadri figure di acrobati, saltimbanchi e maschere teatrali. Non li ha raffigurati però nei momenti di spettacolo, ma nel loro mondo privato, nelle loro riflessioni, nelle situazioni che precedono o seguono le esibizioni.

Partendo da queste figure i bambini hanno realizzato in gruppo brevi “racconti” di immagini, dipingendo su teli di stoffa i personaggi di Picasso prima isolati in singoli quadri, e poi riuniti – con la loro “arte” – in una nuova scena.