Con 265 voti a favore, 51 contrari e cinque astensioni, l’assemblea annuale ha approvato il budget 2010 di Unicapi, la principale cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa. Il bilancio consuntivo è stato, invece, approvato all’unanimità. Con 865 alloggi e 3mila soci Unicapi rappresenta una realtà consolidata nel campo dell’edilizia sociale.

Nella sua relazione il presidente della cooperativa Antonio Finelli (foto) ha ricordato che oggi nel mercato dell’affitto residenziale solo due contratti su dieci riguardano l’edilizia pubblica e sociale, mentre otto contratti su dieci sono nel settore privato e speculativo. «Se non fosse per la lungimiranza di amministrazioni locali come il Comune di Modena, che continua a credere nella politica dei Peep, e di Regioni come l’Emilia-Romagna che con alcune leggi ha incentivato politiche urbanistiche favorevoli al mercato dell’affitto a canoni sociali e permanenti, i prezzi di mercato dell’accesso alla casa sarebbero irraggiungibili per i redditi bassi e medio-bassi – ha affermato Finelli – Cosi come avvenne alla fine degli anni Sessanta, oggi si sente il bisogno di una vera politica nazionale di rilancio dell’edilizia sociale. Il Piano Casa del governo sembra più un incentivo ad ampliare i volumi di chi la casa c’è l’ha già. Unicapi – ha proseguito Finelli – ha un valore che va oltre l’offerta di case in affitto a costi contenuti. È un’esperienza che può favorire la partecipazione e la corresponsabilità nella gestione di un bene collettivo come la casa e, nel contempo, l’inclusione sociale e il senso di appartenenza a una comunità». Nel presentare il budget 2010, il vice presidente della cooperativa Loris Bertacchini ha sottolineato che per la manutenzione degli alloggi sono previsti investimenti per 635 mila euro nel 2010 e 528 mila euro nel 2011. Le abitazioni che si stanno realizzando a Modena, Carpi, Camposanto e San Felice dimostrano che Unicapi si pone il problema di uno sviluppo compatibile con le sue potenzialità e con un occhio di riguardo al nostro territorio. Quanto ai canoni, Bertacchini ha confermato anche per il 2010 la decisione, presa l’anno scorso, di mantenere fermi i canoni minimi e i canoni massimi. I pochi aumenti registrati all’interno di questa forcella derivano esclusivamente da adeguamenti di costi finanziari. «Siamo consapevoli della crisi economica che ha colpito molte famiglie. Per questo – ha concluso il vice presidente di Unicapi – abbiamo stanziato per il 2010 una somma di 15mila euro da destinare al sostegno di famiglie in difficoltà economiche».