Il bilancio consuntivo 2009 del Comune di Poviglio – approvato ieri sera in consiglio comunale – si chiude con un avanzo di amministrazione pari a € 290.737,02 ed un sostanziale equilibrio tra entrate e spese. Tra i dati contenuti nella Relazione di Bilancio e commentati dal Sindaco Manghi, due gli indici particolarmente rilevanti ed esplicativi delle scelte amministrative effettuate dal Comune.
Da una parte, l’indice indicativo della pressione tributaria pro capite, che da €320,07 del 2007 è passato nel 2009 a €269,86.
Ma c’è un altro dato che, considerato il periodo storico, risulta essere particolarmente significativo e in controtendenza. Si tratta dell’indice di spesa corrente pro capite ovvero l’entità della spesa dell’ente in rapporto al numero dei cittadini e che dal 2007 al 2009 ha subito un aumento: €750,57 del 2007 contro €759,38 accertati nel 2009.
“Numeri importanti – ha sottolineato il Sindaco Manghi – che in un periodo nero per la finanza degli Enti pubblici (e non solo), mostrano la volontà dell’Amministrazione di investire sulle persone e sui servizi a loro dedicati, senza però inasprire la pressione tributaria, quindi senza ricorrere all’aumento di tariffe e imposte.
L’approvazione del consuntivo – ha però precisato il Sindaco di Poviglio – è anche un’occasione importante per fare considerazioni di struttura. Nelle condizioni in cui versano oggi gli Enti locali, stretti nella morsa della crisi e dei vincoli imposti dal Governo, la macchina amministrativa potrebbe non reggere a lungo la pressione. Qualche meccanismo – ha affermato il Sindaco con fermezza – va necessariamente cambiato”.
Ed è proprio in virtù di queste considerazioni, condivise da tutte le forze politiche, che il consiglio comunale ha approvato un documento per chiedere al Governo un cambio di rotta. Il documento, votato all’unanimità, sollecita l’attuazione del federalismo fiscale, la modifica degli obiettivi e delle regole del patto di stabilità, la sostituzione completa e la rivalutazione dell’Ici prima casa, il completo e puntuale versamento ai Comuni di tutte le somme riscosse con l’addizionale Irpef, sostegni ai comuni e alla gestione associata di servizi e funzioni, nonché il completo reintegro del fondo per le politiche sociali.

