La ricerca italiana ed internazionale sulle staminali adulte sarà protagonista domani – 3 Maggio 2010 – presso la Camera di Commercio di Modena, del II° Meeting del Forum of Italian Researchers on Mesenchymal and Stromal Stem Cells, (FIRST), cioè il Forum dei Ricercatori Italiani sulle cellule Staminali, società scientifica sorta nel 2009 per iniziativa di tre giovani ricercatori, tra cui Prof. Massimo Dominici, ricercatore del Dipartimento di Oncologia, Ematologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena. I maggiori esperti nazionali ed internazionali si confronteranno sulle cellule staminali adulte, presentando e discutendo gli aspetti più innovativi sul tema delle staminali. Si comincia alle ore 9,30.

Il meeting – che la vede la partecipazione di oltre 100 congressisti e 15 oratori provenienti dall’Italia e dall’estero – è stato organizzato dai co-fondatori di FIRST: oltre a Dominici, la Dr.ssa Rosaria Giordano e la Dr.ssa Lorenza Lazzari, entrambe note ricercatrici della Cell Factory della Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Prenderanno parte all’iniziativa, il Rettore Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Prof. Aldo Tomasi, la Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Prof.ssa Gabriella Aggazzotti ed il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena, Dr. Stefano Cencetti. All’evento parteciperà anche l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’ente preposto alla verifica della sicurezza e dell’efficacia delle terapie farmacologiche, incluse quelle a base di cellule staminali.

L’evento è Patrocinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia, dall’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena e Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, il meeting ha ricevuto un importante supporto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che, grazie ad un concorso annuale, ha premiato il meeting di FIRST tra le attività congressuali di maggiore rilevo nel territorio di competenza. L’obiettivo di far emergere le rilevanti attività di ricerca sul tema delle staminali presenti sul territorio italiano confrontandole con la realtà internazionale. Durante il meeting verrà presentato per la prima volta in pubblico lo studio dell’equipe di Dominici – in particolare Giulia Grisendi, Rita Bussolari e Luigi Cafarelli – recentemente pubblicato su Cancer Research, primo esempio al mondo di terapia antitumorale basata su cellule staminali derivanti da tessuto adiposo, studi, iniziati nel 2005 e giunti alla fase della sperimentazione su modelli animali.

“Abbiamo avuto un’entusiastica adesione all’iniziativa da parte degli speaker e dei partecipanti con un elevato numero di giovani scienziati italiani impegnati nei laboratori nell’identificare la vera natura delle cellule staminali e le loro possibili applicazioni cliniche”. Spiega raggiante Massimo Dominici. “Da tempo le cellule staminali adulte sono state considerate una sorta di panacea per numerose malattie acute e croniche. Ora finalmente cominciamo ad ottenere risultati rilevanti arrivando parallelamente a capirne i limiti – prosegue la Dr.ssa Lorenza Lazzari – e siamo onorati che nel congresso di Modena vengano presentati gli ultimi studi relativi ai trials clinici nell’uomo.”

Dai dati recentemente pubblicati si è visto che queste cellule sono in grado di rigenerare osso, rene, fegato, vasi sanguigni e porzioni importanti del sistema nervoso centrale. Queste informazioni hanno indotto gli scienziati a trapiantare cellule staminali adulte per la cura di varie patologie ossee, dentali, renali, epatiche e nervose come la sclerosi laterale amiotrofica. Ed è proprio ai giovani che FIRST, la neonata associazione italiana delle staminali punta. “Questa edizione del convegno, la seconda dopo Milano, – sottolinea la Dr.ssa Rosaria Giordano – vede un grande spazio dato ai giovani ricercatori italiani che con le loro scoperte hanno già contribuito o lo faranno presto e sostanzialmente al progresso degli studi sulle cellule staminali. Alcuni di loro parleranno di come i geni siano in grado di influenzare le potenzialità delle cellul staminali, altri invece presenteranno dati recenti su come le cellule staminali possano rappresentare una nuova modalità per il trattamento di patologie parodontali o per la ben più ambiziosa lotta ai tumori”.

Un ulteriore aspetto che il congresso affronterà è quello relativo al quesito di quanto siano sicure le staminali adulte trapiantate nell’uomo. “Siamo ben lieti – prosegue Dominici – che il Dr. Luc Sensebè dell’EFS di Tolosa in Francia, possa presentare i suoi recentissimi dati circa la sicurezza dalle cellule staminali in clinica”.