I dati resi noti dall’Amministrazione Penitenziaria, riferiti al mese di marzo 2010, dimostrano che in Emilia Romagna la carenza del personale di polizia penitenziaria ha raggiunto il 26,2%, corrispondente a 626 uomini e donne. Si tratta di un dato molto peggiore di quello rilevato a livello nazionale, dove la carenza e’ del 15,22%, corrispondente a 6.280 uomini e donne. Lo sottolinea in una nota la Cgil, che chiede nuove assunzioni.

In Emilia Romagna, inoltre, manca il 76,39% degli educatori, a fronte di una carenza nazionale del 44,61%. A fronte della carenza di organico, in regione c’e’ un sovraffollamentio di detenuti: sono 4.569 al 31 marzo 2010, ovvero il 91,65% in piu’ della capienza regolamentare che ne prevede ‘solo’ 2.384.

Questo significa che un poliziotto sorveglia 2,6 detenuti contro una media nazionale di 1,9, un educatore “educa” 269 detenuti contro gli 88 della media nazionale. Tra le realta’ penitenziarie nella regione spiccano al top delle peggiori l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia (con 3,9 detenuti per poliziotto penitenziario) e la Casa Circondariale di Piacenza (con 3,2 detenuti per poliziotto penitenziario e 415 per educatore). Quest’ultima realta’ e’ stata gia’ interessata dall’invio in missione di sei unita’ di rinforzo provenienti dalle regioni del sud ma secondo la CGIL questi agenti affermano di non voler piu’ rinnovare la missione a Piacenza, in quanto si e’ al limite dello sfruttamento dei lavoratori.