Le ragioni della scuola sono state e continuano a essere sacrificate alla logica del risparmio. Ecco perché i sindacati Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uilscuola, Snals e Gilda hanno promosso per dopodomani – giovedì 20 maggio – una giornata di mobilitazione del mondo della scuola modenese. «Protestiamo contro i tagli imposti dal governo con il piano triennale sulla scuola – spiegano i sindacati modenesi – Si tratta di una manovra economica e finanziaria che non tiene conto in alcun modo delle conseguenze che provocherà sul piano organizzativo-didattico e sui posti di lavoro. Ai tagli già programmati per la scuola primaria e secondaria di primo grado si aggiungono quelli alla secondaria di secondo grado (superiori). Il Ministero dell’Economia, infatti, ha voluto che si mettesse mano anche ai piani orario delle classi non interessate dalla riforma». Per la provincia di Modena questo significa una riduzione di 213 posti nell’organico di diritto: 38 insegnanti in meno alle primarie (scuole elementari), 47 docenti in meno alle secondarie di primo grado (scuole medie), 128 prof “tagliati” alle superiori. A questi numeri, sottolineano Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uilscuola, Snals e Gilda, si aggiungono i tagli all’organico di fatto attraverso la mancata stabilizzazione del personale e la diminuzione degli incarichi annuali. In pratica si profila un futuro sempre più incerto e precario per i supplenti annuali o temporanei che lavorano da anni nelle scuole modenesi. I problemi riguardano anche le scuole dell’infanzia: i bambini modenesi in lista d’attesa sono 222, per accoglierli occorrerebbe istituire nove nuove sezioni e assumere diciotto docenti. Altri due insegnanti servirebbero per il completamento dell’orario richiesto dalle famiglie di 46 bambini. «In teoria la scuola dell’infanzia non sembra toccata dai tagli della “riforma Gelmini”. In realtà registriamo ogni giorno l’aumento del disagio e della demotivazione tra i docenti – dicono i sindacati – I motivi? L’anticipo dell’iscrizione alla scuola d’infanzia, l’aumento del numero dei bambini per sezione, le difficoltà a nominare supplenti, con la conseguente abolizione di fatto delle poche ore di compresenza».

Per Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uilscuola, Snals e Gilda le ultime novità legislative e la cronica mancanza di risorse stanno minando la qualità della scuola dell’infanzia sul piano culturale, pedagogico, organizzativo e didattico.

Corteo in centro e due assemblee al Liceo Muratori

Si articolerà in due momenti la giornata di mobilitazione del mondo della scuola modenese, indetta per dopodomani – giovedì 20 maggio – dai sindacati Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uilscuola, Snals e Gilda. Alle 11,30 docenti e personale ata (ausiliari, tecnici e amministrativi) si ritroveranno in piazza Matteotti, nel centro storico di Modena, e daranno vita a un corteo che raggiungerà il liceo classico Muratori, presso il quale si svolgerà una prima assemblea per il personale delle scuole secondarie di primo e secondo grado che non hanno il rientro pomeridiano. Nel pomeriggio – dalle 14,30 alle 16,30 –, sempre al liceo Muratori, si terrà una seconda assemblea per il personale docente e non docente delle scuole dell’infanzia e delle primarie del tempo pieno. Le assemblee sono due perché, per legge, le iniziative sindacali devono obbligatoriamente tenersi nelle ultime due ore di lezione.