La lettera consegnata oggi ai membri del CdA della cooperativa Italcarni di Carpi, durante lo sciopero indetto da Flai/Cgil e Fai/Cisl a sostegno della vertenza. L’incontro che si è svolto ieri pomeriggio non ha portato a nessun risultato, l’azienda persiste nel voler appaltare e affittare rami di azienda. Quindi le iniziative di lotta continueranno.

AI MEMBRI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA COOPERATIVA ITALCARNI

I lavoratori e lavoratrici Italcarni dicono no al Piano di Riorganizzazione presentato dalla Direzione Aziendale che prevede esuberi del personale, oltre ad appalti e l’affitto di altre attività a terzi.

In questi anni i lavoratori e lavoratrici Italcarni a fronte dei problemi, posti dalla Direzione della cooperativa, se ne sono fatti carico aumentando carichi e flessibilità del lavoro.

Ora, la vostra cooperativa, con l’apertura della procedura di mobilità dichiara 43 esuberi del personale tra operai ed impiegati, e annuncia la volontà di appaltare lavorazioni e di cederne altre, tramite affitti di rami di azienda che coinvolgerebbero così, in totale, 77 lavoratori che vedono a rischio il loro posto di lavoro.

Una pesante riduzione del personale, con uno spezzettamento delle fasi produttive, che hanno l’unico obiettivo di far pagare ai lavoratori il risanamento.

I lavoratori e lavoratrici Italcarni dicono no a questo progetto, non ci stanno ad essere considerati la causa della buco di bilancio che ha altri responsabili, metteranno in atto tutte le iniziative di lotta, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti i livelli istituzionali.

I lavoratori e le lavoratrici Italcarni sono disponibili ad un confronto serio e, come sempre, a mettersi in gioco con il pieno senso di responsabilità solo se ci verrà presentato un progetto che parta dalla tutela dell’occupazione e del ciclo produttivo.

L’attuale progetto di spezzettamento del ciclo produttivo, condito con appalti e licenziamenti, sono strumenti e azioni che, a nostro modesto giudizio, non hanno nulla a che fare con la tradizione del movimento cooperativo che questo territorio dovrebbe ancora continuare a vantare.

La sfida competitiva del futuro, anche in un contesto molto complicato come quello della macellazione, la si vince se la cooperativa riesce a coniugare l’interesse dei suoi soci con l’etica e la responsabilità sociale che la vostra cooperativa deve continuare a mantenere.

Voi siete inseriti in una filiera che dovrebbe garantire “etica” e “responsabilità sociale”, per i prodotti che fate e per la materia prima che fornite ai vostri clienti e alle aziende di cui siete anche soci. Siamo convinti che, la strada che questa dirigenza sta per intraprendere, oltre a produrre un duro conflitto con i lavoratori, comprometterà anche quel “valore aggiunto” sociale che avete sino ad ora garantito.

RSU ITALCARNI

Lavoratori lavoratrici Italcarni

Sono proclamte altre tre ore di sciopero, dalle 9 alle 12, giovedì mattina 27 maggio. Dalle 10 alle 12 i lavoratori saranno nella piazza del mercato a volantinare per sensibilizzare l’opinione pubblica e allestiranno un banchetto.

Sempre nella serata di giovedì, dalle ore 20 una delegazione di lavoratori si recherà in Consiglio Comunale per distribuire volantini e sensibilizzare gli amministratori locali.