Bozzetti, disegni preparatori di manifesti pubblicitari e cinematografici, acquerelli, chine ma – soprattutto – magnifici bolidi dipinti in un’epoca in cui la motoristica era eroica. Tutti usciti dalla mano di uno degli illustratori più importanti del Novecento italiano: Giuseppe Bacci.

Fino a domenica 30 maggio, nell’ambito di “Modena Terra di Motori”, prosegue l’esposizione “Appeso, Sospeso… con i Piedi per Terra. Sempre attaccato alla vita”: lo storico Mercato Albinelli ospita in questi giorni un originale allestimento espositivo organizzato in collaborazione con l’atelier-studio di Marketing etico, strategico e Pubbliche relazioni LaMuse.it.

Una location ideale per gli schizzi di Bacci, scelta per contestualizzare l’arte nei luoghi comuni, frequentati dalle persone, in linea con i concetti della pop avantgarde art futurista: il Mercato diventa il luogo migliore per esporre i 70 anni di “reclame” di questo artista così trasversale.

Basta alzare gli occhi e, sospese in un “Fly zone tour”, al di sopra dei banchi del mercato, ecco le auto dipinte da Bacci: Alfa Romeo, Maserati e Bugatti, senza dimenticare le moto Ducati, tutte protagoniste dello spirito emiliano, della nostra storia tecnologica e dell’immaginario collettivo italiano.

Un’esposizione che rende omaggio al grande artista bolognese, che è stato capace di trasformare i motori in un’opera d’arte, lavorando come pubblicitario per Alfa Romeo, Maserati, Ducati, Bugatti e tanti altri, lasciando un segno indelebile lungo un secolo di storia. Oggi, alla soglia dei 90 anni, Bacci è ancora straordinariamente lucido e attivo: tenace continuatore del fulgente futurismo degli inizi, ha saputo interpretare a pieno il mito della velocità, l’aderenza al senso di marcia di una società in trasformazione per tutto il Novecento.

Formatosi all’Accademia Ragazzi, comincia la sua carriera artistica come illustratore per libri e riviste: sono sue molte delle copertine e delle illustrazioni di libri per ragazzi della casa editrice Cappelli. Collabora poi con diverse aziende anche nel campo pubblicitario dirigendo addirittura, fino agli anni sessanta, l’ufficio pubblicità per la distilleria di liquori Buton: sue le campagne pubblicitarie di quell’epoca, come “Etichetta nera il brandy che crea un’atmosfera”, i caroselli con Gino Cervi, “L’aperitivo che si beve in coppa”. Negli anni seguenti si dedica al design, alla moda e all’editoria: Einaudi, Rizzoli con il settimanale L’Europeo, Mondadori con Panorama, Noi, Sorrisi e Canzoni, Ciak, si affidano alla sua intuizione a alla sua geniale capacità di creare copertine per libri e periodici, riuscendo a sintetizzare con le immagini e il colore il cuore di lavori letterari e giornalistici. Per il quotidiano L’Indipendente diretto da Ricardo Franco Levi cura tutti i ritratti, le illustrazioni e le vignette. Ma la popolarità di Bacci arriva al grande pubblico intensificando la sua attività pubblicitaria: non solo Alfa Romeo, Maserati, Ducati e Bugatti, ma anche Cartier, Vacheron Costantin, Elisabeth Arden, The Lipton, chiedono insistentemente la sua mano. Fino a personalità di Hollywood, che richiedono i suoi bozzetti per i manifesti cinamatografici. Ed è così che i volti di Steve Mac Queen, Marlon Brando ed Audrey Hepburn vengono immortalati dal bolognese Bacci.

All’interno del Mercato Albinelli prosegue poi per tutta la settimana la degustazione dei prodotti tipici a cura dei Consorzi Tutela presso gli esercenti che espongono il logo di “Modena Terra di Motori”: appuntamento impedibile in uno dei luoghi storici della città, dedicato ai sapori e alla cultura gastronomica modenese.