È Mauro Tedeschini, direttore del mensile Quattroruote, a condurre l’incontro che vede riuniti cinque grandi nomi del motorismo modenese. Si tratta di Francesco Stanguellini, figlio di Vittorio, e di un pocker d’assi delle quattro ruote cittadine: Franco Gozzi, Angelo Orlandi, Sergio Scaglietti ed Ermanno Cozza. Venerdì 28 maggio, a partire dalle ore 18.00, presso il Museo Stanguellini, ciascuno di loro prende la parola per raccontare un pezzo di storia dell’automobilismo sportivo.

Franco Gozzi, modenese, classe 1932, a partire dal 1960 ha ricoperto in Ferrari parecchi ruoli: è stato consulente editoriale, consigliere, portavoce, confidente, addetto stampa e il responsabile delle relazioni esterne. Dal 1968 al 1970 ha anche avuto l’incarico di direttore sportivo. E pensare che, essendo laureato in giurisprudenza, prima di conoscere Enzo Ferrari avrebbe voluto diventare notaio.

Angelo Orlandi è il Presidente dell’A.C.I. Modena. È figlio di Renzo Orlandi che diede alla Carrozzeria Orlandi – che oggi ha superato i 140 anni di vita – fama e lustro internazionale con la costruzione di autobus anche esportati in molti paesi stranieri. Su proposta di Enzo Ferrari, entra nel Consiglio Direttivo dell’A.C.I. Modena che, nel 1955, lo nomina presidente: con i suoi 50 anni di servizio è il decano dei presidenti di Automobile Club Provinciali. È stato per anni titolare e amministratore delegato della Carrozzeria Orlandi.

Sergio Scaglietti, nato a Modena nel 1920, è stato il carrozzaio “storico” della Ferrari: sono sue tutte le serie delle berlinette e delle spyder da corsa della Ferrari dal 1960 fino al 1993. Ma, soprattutto, è stato l’amico di tutta una vita di Enzo Ferrari.

Ermanno Cozza è un vero uomo-Maserati, dipendente dell’azienda sin dal 1951 e curatore dell’archivio storico del Tridente. Entra in Maserati giovanissimo, dopo le scuole tecniche, in qualità di Aggiustatore Motorista, quando proprietaria è la famiglia Orsi. Durante le molte stagioni agonistiche è ai box tra i tecnici a fianco di Guerino Bertocchi prima, di Aurelio Bertocchi e dell’Ing Giulio Alfieri poi. Durante la gestione De Tomaso si occupa del recupero e del restauro della bellissima berlinetta A6GCS carrozzata Pininfarina.

Infine Francesco Stanguellini, nato a Modena nel 1944, erede di una “dinastia” importante: ancora oggi, insieme ai figli Simone e Francesca, porta avanti la tradizione di famiglia legata ai motori. È stato lui a desiderare e a realizzare il Museo Stanguellini, inauguato nel 1995, dove si trovano le principali vetture che hanno fatto la storia della casa, oltre a cimeli, manifesti, pezzi di carrozzeria. “Forse Stanguellini è il marchio più amato dai modenesi – sottolinea Mauro Tedeschini – Perché quel cognome era simbolo di bolidi “umani”, che nascevano anche da motori e da automobili che attraversavano la nostra vita di tutti i giorni. E perché negli anni in cui la Fiat era l’automobile, Stanguellini ha dato la prima macchina a migliaia di modenesi”.