Violenza sessuale aggravata dalla giovanissima età della vittima. Questa l’accusa con la quale è stato condannato, in primo grado, a 4 anni di carcere dal Tribunale di Bologna il ragazzo – all’epoca 18enne –  che nel 2005 in un paesino alle porte di Bologna violentò la ‘fidanzatina’ di soli 12 anni.

Il giovane, chiamò  la ragazzina per essere aiutato a sistemare una sala dove il giorno prima i due, insieme ad un gruppo di amici, avevano organizzato una festa. Sul posto, però, la coppia insieme ad altri ragazzi tra i 17 e i 18 anni, cominciò a bere fino ad ubriacarsi. Fu a quel punto che si consumò la violenza sessuale ai danni della dodicenne.

Una scena che gli altri ragazzi rimasero a guardare non solo senza intervenire, ma anche girando un video con il telefonino che venne subito dopo mostrato alla sorella, all’epoca 15enne, della vittima. A denunciare i fatti alla Procura dei minori furono gli psicologi cui la 12enne confidò il trauma e la propria versione dei fatti. Una segnalazione che ha fatto scattare le indagini del Pm, sfociate nella condanna dell’aggressore.