Non solo la mostra “Stanguellini, una storia che mancava” per celebrare il mito del grande costruttore, nato cent’anni fa, ma anche un vero e proprio Memorial a lui dedicato, con equipaggiamenti italiani ed esteri. Sabato 29 e domenica 30 maggio ha infatti luogo, nell’ambito di “Modena Terra di Motori”, il primo Memorial Vittorio Stanguellini: si tratta del primo importante incontro dedicato ai proprietari di auto Stanguellini e riservato alle storiche Formula Sport – Barchetta – Berlina Corsa, uscite dalle mani di Vittorio e dei suoi collaboratori fra il 1936 e il 1965.
Molti gli appuntamenti che animano il raduno: si comincia sabato mattina alle 10.30, con la posa da parte del Comune di Modena del busto di Vittorio Stanguellini realizzato dall’artista modenese Alessandro Rasponi presso il parco Ferrari, dove un tempo sorgeva l’Aerautodromo di Modena. Il giovane scultore ha già forgiato alcuni busti dedicati ai grandi personaggi dell’automobilismo che attualmente arricchiscono i viali pedonali del Parco Ferrari. Si tratta delle raffigurazioni di grandi campioni del calibro di Fangio, Villeneuve, Senna, Villoresi, Castellotti, Nuvolari, Villa, Ascari, Cabianca e Musso.
Immancabili, poi, una visita alla casa natale del grande precursore, alla mostra a lui dedicata e alla collezione privata di Mario Righini. Da segnalare in particolare che, in occasione del Memorial Stanguellini, è prevista dalle ore 15 alle ore 17 l’apertura straordinaria del Castello di Panzano. Il Castello è la sede del Museo Mario Righini, solitamente aperto solo su appuntamento. La collezione Righini è fra le collezioni d’auto più importanti d’Italia, custodita appunto all’interno del bellissimo Castello medievale di Panzano. Il Castello apparteneva alla famiglia Malvasia e fa ora da cornice a una buona parte della storia automobilistica italiana, oltre che a una discreta collezione di motocicli. Fra le autovetture più importanti da segnalare, il primo posto sicuramente va alla mitica 815 del 1940, nota per essere la prima macchina costruita da Enzo Ferrari quando ancora non esisteva la sua fabbrica: la marca di questa otto cilindri da 1500 cc è quindi Auto Avio Costruzioni. Da ricordare inoltre la singolare Fiat Chiribiri del 1912, un altissimo “sigaro” su quattro ruote, capace di raggiungere velocità incredibili per l’epoca. A questi due gioielli unici si affiancano poi Ferrari, Mercedes Benz vecchie di due secoli, Isotta Fraschini, Rolls Royce, l’Alfa Romeo 2300 di Tazio Nuvolari e tutto il meglio dell’automobilismo. La collezione è composta da circa 350 pezzi, perfettamente restaurati e integri e molti altri in attesa di restauro.
Presso il Museo Righini, a partire dalle ore 15.00, si svolge il Concorso in Corsa, riservato alle auto Stanguellini, che premia le più agguerrite seguito, alle 16.15, dall’Asta pubblica delle opere uniche e originali che gli studenti dell’Istituto Statale d’Arte Adolfo Venturi Sezione Ceramica hanno realizzato sul tema: “Stanguellini, 100 anni di storia automobilistica modenese”. Parte del ricavato è devoluto alla FISSAL Fondo Intangibile Solidario de Salud del Perù.
Ma il programma del Memorial, così ricco di eventi, culmina nella giornata conclusiva di “Modena Terra di Motori”, domenica 30 maggio, con la riapertura – dopo oltre 60 anni – di un tratto di quello che era il circuito cittadino di Modena: per l’occasione la storica pista d’epoca – da Largo Garibaldi all’incrocio di Viale Rimembranze con Via Saragozza – torna a essere un circuito. Viene addirittura ricreata la tribuna e da lì è possibile ammirare i bolidi di Stanguellini e altri gioielli del motorismo del passato che sfilano facendo sentire agli appassionati la musica dei loro motori. Dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 si svolgono sfilate e una Gara di Regolarità con una ventina di auto Stanguellini. Si tratta di gioielli provenienti non solo da tutta Italia (Siracusa, Parma, Como, ecc), ma anche dalla Spagna, Madrid in particolare.
Ma sfrecciano sui viale del rinato circuito anche altre prestigiose auto storiche, proposte dal Circolo della Biella, la più antica Associazione di auto storiche di Modena. Ha poi luogo una parata di moto d’epoca, alcune davvero rare e introvabili, costruite a Modena dai primi anni ‘20 agli anni ‘50, a cura di Matteo Panini.
E ancora, fino a domenica 30 maggio il Mercato Albinelli ospita una esposizione dedicata al grande illustratore bolognese Giuseppe Bacci, che è stato capace di trasformare i motori in un’opera d’arte, lavorando come pubblicitario per Alfa Romeo, Maserati, Ducati, Bugatti e tanti altri, lasciando un segno indelebile lungo un secolo di storia.
Mentre fino a domenica 13 giugno la storia del grande costruttore modenese continua a rivivere con la mostra “Stanguellini, una storia che mancava”(1910-2010).
La rassegna prosegue infatti presso il Museo Stanguellini – ampliato di circa 700 mq. per l’occasione – così da accogliere esclusivi modelli da tutto il mondo, come il pezzo unico proveniente dalla Spagna: una Stanguellini 2008 per la prima volta in mostra al pubblico. L’esposizione è organizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e mette in mostra filmati originali, reperti fotografici e documentazioni storiche in visione al pubblico per la prima volta.
“Stanguellini, una storia che mancava”(1910-2010), è aperta fino al 13 giugno presso il Museo Stanguellini, in via Emilia Est 756 a Modena, con i seguenti orari: sabato-domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30; martedì-venerdì dalle 15.30 alle 19.30; lunedì chiuso; ingresso gratuito.

