Il gemellaggio con Kragujevac, che negli ultimi anni ha visto Reggio impegnata in progetti educativi per bambini e ragazzi nella città serba (ristrutturazione di un asilo cittadino, introduzione di innovativi approcci educativi, progetti per adolescenti), sono valsi al Comune di Reggio il ruolo di soggetto attuatore di un importante programma promosso dal Ministero degli Esteri insieme alla Regione Emilia-Romagna e alla Regione Friuli-Venezia Giulia, per il sostegno di bambini e adolescenti serbi. Reggio Emilia sarà infatti protagonista del “Programma Minori per la Serbia” attraverso il progetto “I Cento linguaggi della differenza. Supporto alle politiche minorili in Serbia”, che mira alla promozione della cittadinanza attiva, dei diritti dei più giovani e in particolare all’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità in tre diverse città serbe: Kragujevac, Novi Sad e Loznica.

“Reggio – ha detto il sindaco Graziano Delrio presentando l’iniziativa alla stampa – si conferma un punto di riferimento importante in ambito internazionale, su temi come infanzia, minori, educazione, servizi e politiche sociali. Il nostro approccio alla differenza è di leggerla come opportunità, non come problema. Un approccio che apre le nostre esperienze a culture e comunità diverse, rendendoci interessanti fra l’altro alle società dell’Est europeo, così dinamiche, motivate, piene di slancio e apertura verso approcci innovativi. Per queste ragioni siamo stati scelti con il ruolo di capofila, cioè di coordinamento, per il programma ministeriale sui minori per la Serbia”.

Serena Foracchia, amministratore unico di Reggio nel Mondo, Claudia Giudici, presidente dell’Istituzione Nidi e Scuole d’infanzia del Comune di Reggio ed Elena Berni curatrice del progetto Extratime di inclusione sociale dei diversamente abili, hanno illustrato i contenuti del Programma.

Obiettivo del programma, che avrà la durata di due anni per un investimento di oltre 2 milioni di euro, è migliorare le condizioni di vita dei bambini, adolescenti e giovani serbi, in particolare dei minori e delle minorenni disabili, a rischio, in condizioni di disagio o in stato di abbandono, affermando e promuovendo attivamente i loro diritti e la loro partecipazione alla comunità.

Per questo, in stretta collaborazione con il Ministero serbo delle Politiche sociali e del lavoro e con le Amministrazioni delle tre città coinvolte, verranno rafforzati i servizi sociali ed educativi e il ruolo delle Municipalità locali nella prevenzione, protezione e partecipazione sociale dei minori. Attraverso il coinvolgimento delle associazioni locali e la creazione di reti di collaborazione tra istituzioni pubbliche e privati, in particolare, a Kragujevac il programma si concentrerà sulla promozione dei percorsi di inclusione dei bambini disabili nelle scuole per l’infanzia e la creazione di spazi educativi e culturali per i giovani e adolescenti del centro città e dei villaggi rurali vicini. A Novi Sad il progetto sarà orientato allo sviluppo di opportunità lavorative per i giovani disabili, all’apertura di nuovi servizi per il sostegno e l’educazione dei bambini di strada e a progetti di sensibilizzazione sul tema della violenza a scuola. A Loznica invece sarà attivato un progetto per sostenere l’autonomia dei ragazzi in uscita dall’orfanotrofio cittadino e verrà realizzato un nuovo spazio per giovani e adolescenti.

Nelle città coinvolte sarà inoltre promossa la creazione di sistemi informatici finalizzati a raccogliere, sistematizzare e condividere dati e informazioni sui minori a rischio e in stato di abbandono, al fine non solo di monitorare situazioni di disagio ma anche di utilizzare i dati raccolti per definire nuove politiche e azioni. Questi strumenti, collegati con la banca dati nazionale sui minori, saranno infatti utilizzati dal Ministero degli affari sociali e del lavoro serbo per la definizione di linee guida nazionali sul tema infanzia e minori. Il programma collaborerà inoltre con il Consiglio nazionale dei diritti dei minori attraverso la promozione di un portale minori, dove verranno raccolte le leggi in vigore sul tema dell’infanzia, dei giovani, dell’inclusione, oltre alle esperienze progettuali realizzate da istituzioni serbe o straniere, gli studi e ricerche promosse sui servizi sociali ed educativi per i minori in Serbia.

L’avvio del programma avverrà giovedì 3 giugno a Belgrado alla presenza dell’assessore comunali alle Politiche Sociali Matteo Sassi e della delegazione di Reggio nel Mondo, l’agenzia che si occupa di relazioni internazionali per il Comune di Reggio. Per l’occasione al Sava Center di Belgrado andrà in scena lo spettacolo “I cento linguaggi della differenza” che comprende due diverse pieces teatrali proposte da compagnie teatrali che accolgono attori con disabilità. La compagnia italiana di teatro-danza Zerofavole metterà in scena lo spettacolo “D’Istanti… Between us” e la compagnia serba PerArt porterà in scena lo spettacolo “Beautiful dreams have hope”. L’iniziativa sarà accompagnata anche dalla mostra fotografica di Mario Boccia “Storie straordinarie di vite invisibili”.

Info: Reggio mel Mondo