“Ci sono verità che non ho mai potuto dire… Avrebbero potuto avere effetti destabilizzanti sugli equilibri interni e internazionali”.

Dopo il primo partecipatissimo incontro con il giudice del “caso Moro” Ferdinando Imposimato, domani – giovedì 3 giugno – alle ore 21, nella Biblioteca delle Arti (piazza della Vittoria 5) a Reggio Emilia, per il secondo appuntamento con la rassegna sugli anni Settanta “Vittime di pace. La notte della Repubblica”, promossa dal Servizio Istituzioni Culturali del Comune di Reggio Emilia con Istoreco, sono ospiti il giudice Rosario Priore (foto) e il giornalista Giovanni Fasanella. Dialoga con gli autori Mirco Carrattieri, presidente provinciale di Istoreco.

L’incontro con Andrea Casalegno, per l’insorgere di problemi personali dell’autore, è rinviato al secondo ciclo della rassegna in programma in autunno.

Al centro dell’appuntamento, nuovamente, i misteri che hanno infestato le cronache della Prima Repubblica, mentre l’attenzione di una parte della politica, dopo che le recentissime dichiarazioni del procuratore Piero Grasso e dell’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, richiama l’interesse dell’opinione pubblica su alcuni momenti oscuri e terribili degli anni Novanta.

L’indicibile della storia italiana. Perché l’Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché ciò è accaduto soltanto nel nostro Paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica.

Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell’attentato a Giovanni Paolo II, prova in Intrigo internazionale, il libro, scritto con il giornalista di Panorama Giovanni Fasanella, appena uscito per i tipi di Chiarelettere e già in ristampa, che viene presentato a Reggio Emilia giovedì prossimo, a rispondere cambiando completamente scenario e strumenti di analisi.

Grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri, Priore ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, tentando di testimoniare una verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze. Colpita la manovalanza (e non sempre), la giustizia si è infatti dovuta fermare senza arrivare a scoprire il veri responsabili.

Siamo stati in guerra, senza saperlo: questa è la tesi, molto forte, del libro. L’egemonia del Mediterraneo, il controllo delle fonti energetiche hanno messo l’Italia in rotta di collisione con l’asse franco-inglese che non ha mai sopportato il rapporto privilegiato con la Libia. Ecco chi era il terzo giocatore dopo Urss e Stati Uniti. Non stupisce allora che gli inglesi fossero favorevoli a un colpo di stato in Italia nel 1976 per fermare il Pci e controllare il paese.

Dall’altra parte la Cecoslovacchia, la Germania comunista e la Stasi avevano buon gioco ad alimentare il terrorismo. Ustica, Piazza Fontana, il caso Moro, la strage di Bologna vanno collocati in questo contesto internazionale: cadono così molte facili convinzioni e vecchie ricostruzioni, giornalistiche e persino giudiziarie, mostrano tutta la loro inconsistenza. L’intrigo italiano sarebbe, dunque, in realtà, un intrigo internazionale.

Uno scenario inquietante che estende i suoi confini ben al di là di quelli italiani, giustificando appieno la scelta del titolo hitchcockiano e dimostrando come il destino dell’Italia si sia troppo spesso giocato fuori dai suoi confini.

Rosario Priore, magistrato, per oltre un trentennio, fin dai primissimi anni Settanta, quando arrivò come giudice istruttore al Tribunale di Roma, ha seguito molti dei casi di violenza e terrorismo (interno e internazionale) più importanti della storia giudiziaria italiana: dall’eversione nera ad Autonomia operaia, dal caso Moro a Ustica, dagli attentati palestinesi al tentato omicidio di Giovanni Paolo II.

Giovanni Fasanella, giornalista, sceneggiatore e documentarista, è autore di molti libri sulla storia invisibile italiana, tra i quali ricordiamo “Segreto di Stato” (con G. Pellegrino, C. Sestieri, Einaudi 2008), “Che cosa sono le BR” (con A. Franceschini, Bur 2004), “La guerra civile” (con G. Pellegrino, Bur 2005) e “I Silenzi degli innocenti” (con A. Grippo, Bur 2006). Per Chiarelettere ha pubblicato con Gianfranco Pannone il DVD+libro “Il sol dell’avvenire” (2009).

Ingresso libero. Info: tel. 0522 456249 – Comune Reggio.