Un allarme che non si sente per la confusione. Un dosaggio di medicinali che risulta sbagliato. Uno strumento che non è utilizzabile perché chi ne ha bisogno è, ad esempio, su una sedia a rotelle. Sono questi alcuni dei problemi che rischiano ogni giorno di rendere meno efficace la cura e l’assistenza, anche quando le apparecchiature utilizzate sono all’avanguardia. Come fare per superarli?

A questa domanda risponde la “ingegneria dell’interazione”, quella che si occupa del rapporto tra uomo e macchina, o più in generale uomo e dispositivo medico. E a Modena è nata da qualche anno un’impresa super specializzata in questo ambito: Re:Lab, spin off universitario che lavora per migliorare il rapporto tra le persone e le tecnologie coniugando ergonomia, usabilità e conoscenze tecniche.

Le opportunità d’innovazione che questo nuovo approccio apre per il distretto biomedicale saranno al centro del seminario “Human Machine Interaction” che il Quality Center Network organizza per mercoledì 9 giugno alle ore 17, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (P.le G. Marconi, 23, Mirandola). Un appuntamento aperto a tutte le imprese della zona e a tutti i ricercatori interessati.

Il Quality Center Network è nato nel 2005 da un Accordo di collaborazione tra le associazioni imprenditoriali del distretto biomedicale di Mirandola, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria e l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, l’Università, la Provincia e l’Unione dei Comuni modenesi Area Nord, con Democenter-Sipe come braccio operativo.