” 7.749 è solo il numero relativo ai portoghesi pizzicati su autobus e corriere dell’Atcm senza biglietto nei primi 5 mesi dell’anno, figuriamoci quale sarebbe il dato reale se fosse stato possibile un controllo capillare sull’intero fenomeno: il numero andrebbe moltiplicato almeno per dieci, se non addirittura per cento. Un esercito di “giramodena” a scrocco, a spese dei contribuenti “. Ad affermarlo Enrico Aimi, vice presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, che si compiace per l’intensa attività di controllo e di repressione del fenomeno, costata all’Azienda non solo in termini economici ma anche di danno alle persone, con controllori finiti al pronto soccorso per le lesioni subite ad opera dei balordi di turno. “I numeri, tuttavia – prosegue Aimi – sono il segnale impietoso di un fenomeno che rischia di finire fuori controllo. Sarebbe inoltre interessante sapere delle quasi 8.000 sanzioni elevate quante ne sono state onorate; sul punto abbiamo qualche fondato timore di inadempienza. Sarebbe infatti utile sapere quanti sono percentualmente gli italiani e quanti sono gli stanieri pizzicati senza biglietto, e di questi chi ha onorato e chi no. Coloro che danno un indirizzo o un nome fittizio, o che non sono in regola con il permesso di soggiorno, o che se ne infischiano della sanzione, che timore possono avere? Un pò ciò che succede agli stranieri con permesso di guida internazionale che possono permettersi di violare il codice della strada perchè tanto a loro i punti sulla patente non li toglie nessuno. Se avessimo i dati reali di quanto incassato a fronte delle sanzioni elevate, temo scopriremmo un altro buco nero di spesa, un altro alto costo che la comunità modenese paga per un’integrazione che pare volere oramai solo uno sparuto gruppo di pseudo intellettuali impegnati in politica, ovviamente rigorosamente schierati a sinistra – continua Aimi -.  Anche su queste piccole cose e su altre grandi spese si dovrebbe occupare chi in queste ore si scaglia strumentalmente contro la manovra economica del governo, dimenticandosi dell’aumento vertiginoso delle spese che gli italiani stanno sostenendo per gli ospiti stranieri dalla sanità, alla giustizia, solo per fare due esempi di semplice lettura. Qual’è il costo reale che la nostra comunità sostiene? Presenteremo un interrogazione in regione – ha concluso l’esponente dei berlusconiani – per avere dati più precisi e per capire la reale dimensione di un fenomeno, anche per quanto riguarda le inadempienze riscontrate dalle ferrovie.