Lavoreranno a stretto contatto, mettendo reciprocamente a disposizione strutture e attrezzature con l’obiettivo di sviluppare e realizzare programmi didattici, di studio e di ricerca integrata nell’ambito della riduzione del rischio sismico. Questo, in sintesi, il contenuto del protocollo triennale tra Comune di Modena e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, firmato questa mattina, martedì 15 giugno, in Municipio dal sindaco Giorgio Pighi e dal preside della facoltà di Ingegneria Giuseppe Cantore. All’incontro erano presenti anche l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta, il dirigente del settore Trasformazione urbana e qualità edilizia Giovanni Villanti e il responsabile del corso di studio in Ingegneria civile Marcello Tarantino.

Nel dettaglio, il protocollo d’intesa impegna i due enti a collaborare, con uno scambio di docenti, ricercatori e personale tecnico, con l’organizzazione congiunta di convegni, seminari e riunioni scientifiche e con la condivisione di documentazione, pubblicazioni scientifiche e reti telematiche. Il Comune, oltre a rendersi disponibile ad accogliere nelle proprie strutture studenti del corso di laurea in Ingegneria civile in periodi di tirocinio, a svolgere visite tecniche presso le sedi dell’Ateneo e a proporre temi per lo svolgimento di tesi di laurea, organizzerà con personale tecnico qualificato seminari, conferenze, e attività didattiche collaterali. L’Università organizzerà corsi di formazione e aggiornamento del personale tecnico del Comune con propri docenti, e svolgerà un’attività di consulenza e supporto alle strutture tecniche comunali incaricate dell’esercizio delle funzioni in materia di riduzione del rischio sismico.

“E’ un accordo importante – esordisce il sindaco Pighi – perché utilizza, mette in rete e potenzia il valore delle conoscenze di cui il Comune e l’Università dispongono su un terreno estremamente importante e delicato per la vita e la sicurezza dei cittadini come la prevenzione del rischio sismico.

“Gli approfondimenti – aggiunge il professor Cantore – riguarderanno la progettazione, l’esecuzione e la sperimentazione di strutture e di infrastrutture in zona sismica, la difesa dal rischio sismico del patrimonio edilizio esistente e delle costruzioni storiche e monumentali, e l’interpretazione e applicazione delle nuove normative tecniche”.

La collaborazione inizialmente riguarderà il campo dell’Ingegneria civile, ma potrà essere successivamente estesa ad ulteriori settori o strutture. Verranno di volta in volta stipulati contratti specifici per ogni collaborazione ed è già prevista la sigla di contratti per l’attività di formazione e aggiornamento del personale tecnico del settore Trasformazione urbana e qualità edilizia, titolare dell’esercizio delle funzioni sismiche in materia di norme tecniche sulle costruzioni, e per lo svolgimento da parte della facoltà di Ingegneria di consulenza tecnica-operativa sull’attività istruttoria finalizzata al rilascio delle autorizzazioni sismiche e al controllo dei progetti esecutivi strutturali depositati.