Vetrine, telecamere, muri, imbrattati. Basta questo per dare l’idea del non senso della manifestazione di protesta contro il Cie che ieri pomeriggio ha ferito la nostra città. Un corteo, destinato a far conoscere la propria opposizione, si è trasformato in un’azione di prevaricazione, macchiato da gesti di puro e gratuito vandalismo.

Manifestare è un diritto, purché non si vada a ledere altri diritti. Ieri purtroppo questo è successo, in modo eclatante e preoccupante, in presenza peraltro di segnali che facevano presagire che questo rischio non era remoto. I cittadini, intimoriti dal comportamento di un gruppo di facinorosi, non hanno avuto la libertà di frequentare liberamente ampie zone della nostra città. Molti commercianti dal canto loro si sono trovati nella condizione di non potere svolgere in sicurezza, con tranquillità e serenità il proprio lavoro.

A Daniele Giovanardi, ai commercianti, alla Lega delle Cooperative e comunque a tutti coloro che hanno subito danni e ingiurie va la nostra solidarietà. Grazie al grande senso di responsabilità delle forze dell’ordine che hanno evitato di rispondere alle provocazioni di una parte dei manifestanti si sono evitati fatti più gravi; ci chiediamo però se la scelta effettuata sia stata la più opportuna, o meglio, la più idonea per prevenire situazioni di tensione e atti di teppismo. Che il corteo potesse creare tensioni era nell’aria e certamente per gli addetti ai lavori era più che una sensazione vista anche l’ampio spiegamento di poliziotti e carabinieri, molti dei quali arrivati da fuori per potenziare la capacità di controllo e contenimento.

Le perplessità di Confesercenti riguardano il percorso autorizzato dato che in una giornata come il sabato, tradizionalmente dedicata ad una passeggiata da parte delle famiglie nel centro storico, si è ugualmente scelto di dare via libera alla manifestazione che ha attraversato il cuore della città.