Sono ormai più di 70 le bat box installate sul territorio comunale, per favorire la lotta integrata alle zanzare e altri insetti. La lotta attraverso i chirotteri, dopo che Sassuolo ha approvato lo scorso anno la sperimentazione, è stata adottata da numerosi altri Comuni in tutta Italia. Il Comune di Sassuolo ha installato nella zona desinata per la sperimentazione 44 bat box, nell’area fra il centro storico, il parco Ducale e il parco Vistarino. Sono state installate sulle scuole Cavedoni, Capuana, Primo Levi di via Mercadante e Mazzini, Villa Chicchi, Pascoli, sulla Casa nel Parco 1 e 2, in via Pretorio presso l’ex caserma dei Carabinieri, allo stadio Ricci, al Circolo Tassi, al Magazzino comunale di via Pia, all’ex macello e al cimitero monumentale di San Prospero.

Di altre 30 bat box è stata autorizzata la vendita ai privati (a 20 euro l’una, prezzo agevolato in luogo dei 25 del prezzo pieno) presso l’Urp comunale. Anche questa disponibilità è andata esaurita in breve tempo, segno che l’interesse e la fiducia nel progetto sono alti.

Restano attualmente cinque bat box ancora disponibili presso l’Urp in piazza Garibaldi, per i cittadini.

I pipistrelli sono formidabili insetticidi naturali: ogni notte si nutrono di migliaia di insetti, non solo zanzare.

Il progetto è ancora in fase sperimentale: i chirotteri infatti, assolutamente innocui per l’uomo, non eccessivamente prolifici (al massimo un solo piccolo all’anno) sono piuttosto esigenti a proposito dei luoghi di insediamento. Hanno bisogno di condizioni adeguate di silenzio, buio e tranquillità. Solo nel giro di mesi, a volte di un anno (dipende dal momento del posizionamento), è possibile capre se l’installazione ha avuto successo. Periodicamente i tecnici comunali effettuano un giro di ricognizione per vedere se e dove le bat box installate sono state colonizzate, verificando quindi i luoghi migliori in cui sistemarle.

Ai cittadini all’acquisto viene consegnato anche un foglio di consigli per il posizionamento.

Il successo delle bat box dipende infatti in larga misura da dove e da come saranno installate. E’ importante che la loro posizione possa piacere ai nuovi inquilini, ma anche che la bat box possa essere facilmente individuata dai pipistrelli. Quelle situate in luoghi freschi sono preferite dai maschi, mentre quelle calde sono preferite dalle colonie di femmine adulte. Comunque le Bat Box devono essere poste ad almeno 4 m di altezza perché i pipistrelli le ritengano più sicure dall’attacco dei predatori. Meglio se sono vicine a degli alberi, purché questi non impediscano ai pipistrelli un facile ingresso in volo, o sugli alberi stessi, purché i rami e le fronde non le coprano impedendone anche l’intercettazione. Se vengono posizionate appena sotto il culmine del tetto, in modo che siano riparate meglio dalla pioggia, potranno resistere per un maggior numero di anni. Da tenere presente che le cassette montate su superfici di metallo non sono mai state colonizzate e che le Bat Box non devono essere illuminate da forti luci durante la notte.

“L’interesse per il progetto di lotta agli insetti attraverso le bat box può dirsi un successo – commenta l’assessore all’ambiente Cristiana Nocetti – anche e soprattutto fra i cittadini, che hanno esaurito la prima scorta. Oltre a far bene all’ambiente perché riduce la necessità di uso di insetticidi chimici, il progetto contribuisce anche a modificare in positivo l’ingiusta immagine e le credenze popolari del tutto inesatte sui pipistrelli. Informazione su questo tema è stata effettuata anche presso le scuole primarie, suscitando grande interesse nei bambini, che hanno imparato a conoscere meglio e apprezzare questi animali”.