Alta l’adesione di lavoratori e pensionati modenesi allo sciopero generale, di tutti i settori e per l’intera giornata, proclamato oggi venerdì 25 giugno dalla Cgil contro la manovra finanziaria del Governo. Una manovra che la Cgil ritiene “ingiusta e sbagliata”, che colpisce sempre i soliti noti, lavoratori pubblici e privati e pensionati, non tocca redditi alti e grandi ricchezze, è priva di prospettiva e congela la fragile ripresa.

Al corteo e alla manifestazione di stamattina in piazza Maggiore a Bologna hanno partecipato oltre 4.000 fra lavoratori e pensionati partiti stamattina da Modena con 35 pullman, mezzi propri e con il treno.

Soddisfazione del segretario della Cgil di Modena Donato Pivanti per la partecipazione allo sciopero in molti luoghi di lavoro che ha coinvolto anche lavoratori non iscritti alla Cgil. “Questa è la dimostrazione – ha detto Pivanti – che le ragioni alla base della nostra lotta sono condivise da tutto il mondo del lavoro”.

Adesione allo sciopero pari e superiore all’80% in diverse fabbriche importanti quali Annovi&Reverberi, Caprari, Wam di Mirandola, Maserati (90% tra gli addetti in produzione) e 70% a Titan Italia e 55% fra gli addetti in produzione di Ferrari Auto.

Cento per cento di adesioni fra gli operai della Panini, adesioni al 75% in Cir. Nel settore ceramico, adesioni intorno all’80% alla Ceramica Atlas Concorde, 70% in Emilceramica, alta la partecipazione anche alla ceramiche Ricchetti dove allo stabilimento 3 di Fiorano era assente la quasi totalità degli addetti in produzione. Adesioni del 75% alla Bellco di Mirandola e alla Colorrobbia di Sassuolo.

Adesioni tra l’85% e il 95% a Parmareggio, Grandi salumifici Italiani, Progeo, Cantine Riunite & Civ. Adesioni allo sciopero del 95% a Coop di costruzioni, del 60% a Cmb e Coop Icea, 85% nell’azienda Neri Giovanni Costruzioni di Castelfranco Emilia. Fra gli autisti Atcm adesioni del 55%, nel personale delle Ferrovie dello Stato adesioni allo sciopero intorno al 70%.

Nel settore pubblico adesioni circa del 70% al Comune di Modena, 75% fra il personale Unione Terre dei Castelli, 70% ad Hera. Nell’Unione Terre d’Argine chiuse 19 scuole materne/nidi su 20, alta adesione anche tra tutti i dipendenti dei Comuni di Castelfranco Emilia, Nonantola, Finale Emilia.

In Azienda Usl ottima partecipazione allo sciopero (35%), più del doppio rispetto al precedente sciopero generale Cgil del 12 marzo, se si considera che parte del personale è tenuto a fornire i servizi minimi essenziali.

In molte scuole medie e superiori di Modena e provincia, dove sono in corso gli esami di stato e di terza media, moltissimi docenti, pur tenuti al servizio, hanno aderito idealmente alle ragioni delle sciopero Cgil esponendo cartelli di sostegno e adesivi sul loro abbigliamento.

“Il successo di questa iniziativa – dice Pivanti – incoraggia la Cgil a proseguire nella nostra opposizione alla manovra e a sostenere le nostre controproposte su riforma fiscale, sull’addizionale redditi alti e patrimoni, piano per il lavoro e lotta all’evasione fiscale”. “Con questa protesta la Cgil vuole parlare al mondo del lavoro, ai pensionati e al Paese indicando che è possibile mettere in atto azioni alternative per controllare il debito e rilanciare l’economia e il welfare”.

In tale contesto la Cgil rivolge un ringraziamento alle Amministrazioni comunali che hanno sostenuto le ragioni dello sciopero ed in particolare ai Sindaci di Pavullo e dei Comuni del Frignano che hanno partecipato ufficialmente alla manifestazione di stamattina. La Cgil apprezza inoltre il pronunciamento del Forum del Terzo Settore della Provincia di Modena che rivendicando la realizzazione di una società giusta e solidale, a partire dalla difesa dei più deboli, muove alla Manovra critiche non dissimili da quelle della Cgil.