Per ricordare e riflettere su quanto accadde a Reggio Emilia 50 anni fa, è stata organizzata a Riale di Zola Predosa  un’iniziativa, che si terrà nel Centro sociale “Giovanni Falcone” (Via Tosarelli 4) alle ore 20,30 di oggi, 7 luglio 2010, dal titolo “5 donne raccontano”.

Con l’ausilio di video, immagini, musiche e voci sarà raccontata quella tragica giornata in cui furono assassinati dalla polizia 5 cittadini reggiani: Marino Serri (42 anni), Emilio Reverberi (39 anni), Afro Tondelli (32 anni), Lauro Farioli (22 anni) e Ovidio Franchi (19 anni).

Dopo una succinta cronaca dei fatti più importanti che accaddero in Italia tra il 24 febbraio e il 6 luglio 1960, un breve video illustrerà i “fatti” di Reggio Emilia del 7 luglio 1960, con interviste a cittadini che furono testimoni di quanto avvenne quel giorno.

La parte centrale della serata è basata su 5 racconti sulla vita delle vittime, che saranno letti da 5 donne. Ogni racconto sarà sottolineato da un tema musicale per pianoforte.

Alcune riflessioni su cosa possa rappresentare oggi la Piazza della Libertà di Reggio Emilia, dove 50 anni fa molti giovani con le magliette a strisce lottarono per la libertà soprattutto di dissentire, chiuderanno l’iniziativa, che è stata patrocinata dal Centro sociale “Giovanni Falcone” – Vocididonne, dal Comune di Zola Predosa, dall’ANPI e dalla CGIL-SPI di Zola Predosa e curata da Bruno Mainieri.

Nell’ambito delle iniziative del Comitato promotore per il 50° anniversario dei Fatti di Reggio Emilia del 7 Luglio 1960, venerdì prossimo, 9 luglio 2010, sono previsti a Reggio Emilia alcuni incontri pubblici di approfondimento storico, riflessione e memoria.

Alla Biblioteca delle Arti, piazza della Vittoria

Il 7 luglio 1960 a Reggio Emilia – Punti di vista e tracce di memoria – Giornata di studi a cura di Istoreco

Ore 9.30

Prima sessione: Sguardi

Presiede Alberto Ferraboschi

Un osservatore di eccezione: Lelio Basso, a cura di Carlo de Maria

Outlook. Un punto di vista internazionale, a cura di Marzia Maccaferri

Dalle carte processuali, a cura di Toni Rovatti

Discussant: Massimo Mastrogregori

Ore 15.30

Seconda sessione: Rappresentazioni

Presiede Andrea Rapini, Università di Modena e Reggio Emilia

Il 7 Luglio 1960: la costruzione di un “evento”, a cura di Mirco Carrattieri

La memoria pubblica dell’antifascismo, a cura di Emiliano Martinelli

Ai confini della piazza: la memoria dei neofascisti e delle forze dell’ordine, a cura di Federico Ferrari e Fabio Villa

Discussant: William Gambetta

Ore 21, Piazza Martiri del 7 Luglio (in caso di maltempo, palazzo dello sport, via Guasco) Proiezione del film “I ribelli”, di Mimmo Calopresti, alla presenza del regista e di Massimo Mezzetti (assessore Regione Emilia Romagna), Giovanni Catellani (assessore alla Cultura Comune di Reggio Emilia), Carlo Ghezzi (presidente Fondazione Di Vittorio)

Fino a domenica 25 luglio

Sarà visitabile, al porticato della Biblioteca delle Arti, piazza della Vittoria Reggiosessanta. Il 1960 a Reggio Emilia – Mostra a cura di Lorenzo Capitani e Attilio Marchesini.

Gli incontri del 9 luglio, che danno immediato seguito alle celebrazioni di oggi al teatro Ariosto e in piazza Martiri del 7 Luglio, contribuiscono alla riflessione, che vuole essere a più voci e per più generazioni dei Fatti del 7 Luglio 1960. Non solo commemorare, dunque, ma dialogare con il presente grazie a occasioni di dibattito, di cultura e di conoscenza, a livello nazionale e locale, come avviene in tutte le città che furono al centro di eventi luttuosi nel giugno-luglio di 50 anni fa, quali Reggio Emilia, Genova, Palermo, Catania, Roma.

Democrazia, diritti civili, lavoro e valore di una memoria civile e collettiva come quella dei “ragazzi con le magliette a strisce” sono fra i temi principali proposti all’attenzione dell’opinione pubblica.

Fanno parte del Comitato promotore per i fatti reggiani istituzioni, associazioni, familiari delle vittime, parlamentari, figure rappresentative della città: Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Cgil – Camera del Lavoro di Reggio Emilia, Cisl e Uil provinciali, Anpi, Istoreco, Museo e Istituto “Alcide Cervi”, Centro Studi R60, Laila Malavasi, gli onorevoli Alessandro Carri e Otello Montanari, i parlamentari reggiani Albertina Soliani, Leana Pignedoli, Maino Marchi, Pierluigi Castagnetti, i parenti delle vittime del 7 Luglio ’60: le famiglie Farioli, Franchi, Reverberi, Serri, Tondelli. Oltre a Fondazione Di Vittorio, Fondazione Argentina Altobelli, Arci Reggio Emilia e Boorea Reggio Emilia.