Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 29 giugno ha discusso un importante Assestamento al Bilancio di previsione 2010 e una Variazione al Piano degli Investimenti 2010-2012. L’assessore all’Ambiente Simone Tosi (relatore della delibera al posto dell’assente assessore al Bilancio Cinzia Caruso) ha ricordato come questo Assestamento comprendesse la destinazione dell’Avanzo di Bilancio 2009 (360400 euro, 289 mila dei quali destinati agli investimenti, gli altri già spesi per fare fronte all’emergenza neve dei mesi scorsi), la ridefinizione degli introiti previsti da oneri di urbanizzazione (scesi di 958 mila euro), una diminuzione del finanziamento della spesa corrente di 400 mila euro, un trasferimento comunicato il primo aprile scorso di maggiori entrate relative all’Ici, infine 970 mila euro provenienti dalla Regione per la manutenzione straordinaria degli alloggi Erp, anticipati dal Comune. Inoltre sono da considerarsi in entrata il milione e 300 mila euro relativi al Fondo straordinario anticrisi promosso dai comuni dell’Unione con stanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio e della Regione. Dopo che la Dirigente del Settore Bilancio-Controllo di Gestione Patrizia Mantovani ha ricordato come nel caso dei trasferimenti dovuti all’Ici, 400 mila euro previsti nel Piano degli investimenti 2009, sia prudente inserire nei conti comunali solo le risorse rese pubbliche, proprio su questo tema il capogruppo PdL Roberto Andreoli ha basato l’esordio del suo intervento in aula: ricordando come già dal 20 gennaio si sapesse che questi soldi sarebbero arrivati e che inserire nel Bilancio cespiti della Fondazione Cassa serve solo a gonfiare i conti del Municipio. “E’ stato poi fatto un errore enorme di valutazione in merito alle concessioni edilizie; all’epoca si disse che 4,5 milioni erano troppi e adesso dopo i primi sei mesi del 2010 c’è già un milione in meno, così come siamo già a mezzo milione in meno di introiti per le permute. Si sconfessano con queste maggiori entrate, notevoli e che non si attendevano, le lamentele sui tagli del Governo…”. Deanna Bulgarelli (Pd) è intervenuta poi per ribadire che sarà sempre più difficile chiudere i Bilanci futuri “se il Governo non fa nulla, a fronte di una manovra che indebolisce gli enti locali e dove pagano sempre gli stessi, tanto che anche l’opposizione dovrebbe chiedere più rigore nella redistribuzione delle risorse evitando regalie a città in crisi”. Giliola Pivetti (capogruppo ApC) ha dal canto suo definito“striminzita e superficiale” la presentazione dell’assessore Tosi, sottolineando che nel caso degli oneri di urbanizzazione “tutti pensammo a gennaio che si fosse dovuta scrivere una cifra buona per fare quadrare il Bilancio. I consiglieri comunali e i cittadini sono stati trattati male, senza fare autocritica e dare spiegazioni. E sarebbe utile capire se i fondi della Fondazione saranno dati a pioggia o se questo assestamento porterà a interventi sul sociale o sulla cultura…” Intervenuti anche i consiglieri Roberto Arletti e Marco Bagnoli del Pd, il primo ribadendo che è difficile fare previsioni a dicembre per il Bilancio, il secondo per dire che ci sono più notizie buone che cattive contenute nella delibera in discussione.

Cristian Rostovi (PdL) ha rimbrottato duramente l’assessore Tosi per la sua relazione spiegando come siano state dette a suo tempo “balle” alla città. “E ora siete in imbarazzo per avere sbagliato i conti”. Stefano Cavazzuti (Pd) ha ricordato come il Comune rispetti il Patto di Stabilità, non abbia buchi nel Bilancio grazie anche ai contributi di Regione e Fondazione Cr Carpi e che le maggiori entrate derivano anche dalle proteste degli enti locali nei confronti del Governo. Paolo Zironi (Pd) ha rammentato poi come la città stia facendo i conti con tagli e centralismo, mentre il Bilancio comunale “salvaguarda sapere e servizi e taglia il resto; non siamo imbarazzati ma arrabbiati piuttosto”. Roberto Benatti (PdL) ha invece esordito spiegando a suo parere che l’amministrazione è a rischio commissariamento visti i conti presentati, con tre milioni di entrate aggiuntive non previste. “E spiegatemi perchè a gennaio avete votato numeri fasulli se pensavate che le previsioni non si sarebbero realizzate e già ad aprile il Bilancio cambia… Non è questo il modo di gestire il Comune e se andremo verso un domani di dissesto non votando questo atto almeno noi non c’entreremo…” Il Sindaco Enrico Campedelli ha ricordato che un tempo le Variazioni al Bilancio erano poche perché c’era più certezza di entrate, che Carpi ha tagliato 5 milioni sul Bilancio di parte corrente nel 2010 e che questi cambiamenti sono normali e non mettono in gioco la serietà dell’ente. “I nostri conti sono certificati, basati su scelte politiche rispecchianti quelle inserite nel programma elettorale. Il 2011-2012 sarà la tomba del federalismo, dice Formigoni, mentre il pubblico va smantellato, secondo il Ministro Sacconi. Come coprirà il Governo gli 8 miliardi di euro previsti dalla lotta all’evasione quando questi non entreranno nelle casse dello Stato?”

L’assessore Tosi ha replicato agli intervenuti ribadendo che la prima Variazione di Bilancio del 2010 è stata fatta a saldo zero, che nel 2008 per gli oneri di urbanizzazione si erano stimati ben 8 milioni di introiti “e sfido chiunque a trovarmi dal 1945 in poi un Bilancio comunale con un saldo negativo a consuntivo. Rispetto all’Ici ci mancano ancora 1,8 milioni, attenzione, non abbiamo ancora certo chiuso i conti con Roma. Già sulla spesa corrente abbiamo razionalizzato e siamo scesi del 7% sul 2009, mentre per salvare dal dissesto Catania il Governo ha usato i fondi destinati a Secchia e Panaro. Ricordo infine che fatte 100 le risorse prelevate ai cittadini a Carpi se ne restituiscono ad essi 74, in regione 69 mentre la media nazionale dice 60”.

In sede di dichiarazione di voto Giliola Pivetti ha ribadito come la Giunta comunale dovrebbe presentare in Consiglio propri piani su cosa intenda fare per la città, adattandosi alle condizioni mutate, mentre il capogruppo del Pd Davide Dalle Ave ha ricordato come la Lega nord avesse deciso di uscire al momento della discussione del Bilancio preventivo dall’aula e chiedendosi quale sia il ruolo che deve interpretare l’ente locale in questa fase. Roberto Andreoli (PdL) ha poi ricordato che dalla Giunta non è arrivata nessuna proposta su come spendere i 55 milioni di spesa corrente e che il Patto di Stabilità lo si può rispettare anche con un saldo negativo ma con clausole diverse però.

Al momento del voto la delibera in discussione è stata votata dal Pd, contrari Lega nord, ApC e PdL.