Il quadro che esce a seguito delle indagini sul muratore di Finale Emilia indagato per usura è allarmante e getta un’ombra inquietante sulla comunità finalese già colpita da diversi episodi criminali di elevata gravità. In ordine di tempo registriamo a Finale Emilia dall’inizio di maggio l’incendio del suv di un professionista di Casumaro, dell’auto dell’ex presidente di Sorgea Servizi e del portone del Municipio, l’attentato ad una pizzeria e ora le indagini per usura che pare coinvolgano un numero consistente di persone ricattate economicamente.

Episodi diversi e probabilmente non collegati tra di loro, ma pur sempre gravi e numerosi. Episodi che si sommano ai diversi attentati incendiari che negli ultimi mesi hanno colpito attività produttive in tutta la bassa modenese e che richiedono alle istituzioni, alle forze politiche e sociali e al sistema bancario una più forte capacità di prevenzione con adeguati interventi di sostegno sociale ed economico.

Sappiamo che in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo le possibilità per la criminalità organizzata di inserirsi nell’economia sana aumentano, in particolare sfruttando la disperazione di chi si vede chiuse le porte dal sistema creditizio.

Proprio per questo le banche devono avere la capacità di concedere crediti onde evitare che l’urgente necessità di denaro porti persone a chiedere prestiti fuori dai canali legali. Ma un ruolo importante lo hanno anche le istituzioni, che devono lanciare forte e chiaro il messaggio che la criminalità organizzata non è tollerata e che chiunque vi si ribelli trova adeguato sostegno e supporto.

Spiace invece registrare il silenzio e l’immobilismo dell’Amministrazione comunale di Finale Emilia che, evidentemente, si ritiene estranea dal contesto socioeconomico in cui questi fatti accadono e non ha mai sentito il dovere di intervenire con decise prese di posizione pubbliche contro l’illegalità e a sostegno di chi vi si ribella. Constatiamo che in molte altre realtà della provincia in cui si sono verificati analoghi episodi di criminalità le Amministrazioni comunali si sono mosse con ben altra sensibilità.

Data la gravità degli episodi criminali che si sono verificati invitiamo l’Unione Area Nord a prendere in considerazione l’ipotesi di stringere una specifica intesa con la Procura di Modena che, recentemente, ha promosso un protocollo d’intesa tra tutte le forze istituzionali, economiche e sociali del territorio per aggredire più efficacemente il fenomeno della criminalità organizzata. In tempi di ristrettezze economica e di riorganizzazione dei servizi di controllo del territorio, in cui i tagli alle forze dell’ordine fanno venire meno la presenza della polizia in molti comuni della bassa, una collaborazione di questo tipo può essere molto utile.

(Federazione della Sinistra di Finale Emilia)