Si è svolta a Reggio Emilia, presso la sala conferenze del Comune di Reggio in via Emilia San Pietro, la Conferenza degli Assessori al bilancio degli enti locali aderenti al Cesfel (Centro servizi Finanza e Investimenti Enti locali Emilia-Romagna), convenzione alla quale aderiscono 23 fra i principali Comuni, Unioni di Comuni e Province dell’Emilia-Romagna che ha approvato il Consuntivo 2009. Il Centro ha lo scopo di favorire la collaborazione in campo finanziario fra enti locali, una collaborazione particolarmente significativa in questa fase di crisi e di forti limitazioni di investimenti e spesa pubblici.

Durante la conferenza il presidente del Cesfel, l’assessore al Bilancio del Comune di Ferrara Roberto Polastri, ha evidenziato gli importanti risultati raggiunti dal Centro Servizi nell’assistenza agli enti e nell’effettuazione di gare in forma congiunta che hanno permesso di ottenere condizioni particolarmente favorevoli nel ricorso all’indebitamento.

Il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Reggio Filomena De Sciscio, ha invece sottolineato come il Comune di Reggio, presso cui il Cesfel ha sede, “crede molto in queste esperienze associative, che sviluppano collaborazione e forza degli enti locali, sono in grado di far aumentare le professionalità del personale degli enti stessi e raggiungere comportamenti virtuosi nella gestione finanziaria dei Comuni, che vengono viceversa ingiustamente penalizzati dalla manovra Finanziaria”. De Sciscio ha poi sottolineato “come i tagli previsti dal Governo per il 2011 ai Comuni colpiscano in maniera indiscriminata e lineare tutti i Comuni, anche quelli che usano i soldi dei cittadini in maniera corretta e virtuosa, mettendo a rischio i servizi per i cittadini al solo fine di andare a coprire i buchi e i disavanzi degli altri comparti della pubblica amministrazione che lavorano in perdita. L’impatto della manovra rischia di essere grave in particolare per i servizi essenziali ai cittadini, in cui Reggio e gli altri Comuni dell’Emilia-Romagna eccellono. Per questo continua l’esposizione della grande ‘X’ di tela rossa sui Municipi reggiani, per dire: qui si rischia di chiudere”.

Al termine della Conferenza si è svolto un incontro pubblico, aperto ad amministratori pubblici, istituti di credito e rappresentanti di associazioni di categoria, avente ad oggetto la presentazione del sesto Rapporto annuale del Cesfel sulla gestione finanziaria degli enti locali. All’incontro sono intervenuti il coordinatore del Cesfel e dirigente in staff al Servizio finanziario del Comune di Reggio Marcello Marconi, che ha illustrato il Rapporto; Luciano Pasquini direttore generale centrale delle Risorse finanziarie e Patrimoniali della Regione Emilia-Romagna, Maria Bernardetta Chiusoli presidente quarta Commissione Upi Emilia-Romagna e assessore Bilancio e attuazione del programma della Provincia di Bologna; il direttore dell’Anci Emilia-Romagna Antonio Gioiellieri. Fra i presenti, anche gli assessori o i dirigenti al Bilancio dei seguenti enti aderenti al Cesfel: Comuni di Forlì, Cesena, Imola, Modena, Rimini, Faenza, Carpi, Formigine e le Amministrazioni provinciali di Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Pesaro-Urbino e Forlì-Cesena.

BILANCI SANI – Dai dati analizzati è emerso come gli enti locali emiliano-romagnoli si sono adoperati per una sana gestione dei propri bilanci contenendo il ricorso all’indebitamento e gli oneri finanziari, migliorando i propri saldi di bilancio.

INVESTIMENTI BLOCCATI – Nonostante i buoni risultati raggiunti emergono però crescenti difficoltà nel mantenere alto il livello degli investimenti (che rappresentano circa il 73% del totale degli investimenti pubblici) a causa delle attuali regole del Patto di stabilità che penalizzano soprattutto gli investimenti degli enti locali. I pagamenti relativi a spese d’investimento sono diminuiti tra 2005 e 2009 del 29% nei Comuni e del 15% nelle Province. La situazione peggiorerà ulteriormente nel 2010 dove nei 12 Comuni e 7 Amministrazioni provinciali monitorati si stimano pagamenti bloccati per opere ed investimenti in corso e già finanziati per oltre 270 milioni. Inoltre il rapporto stima che per gli aderenti al Cesfel ci saranno nel 2011, se gli obiettivi della manovra finanziaria resteranno immutati, riduzioni medie degli investimenti rispetto al 2007, del 56% nei Comuni e del 33% delle Province. Nel loro complesso infatti gli enti aderenti al Cesfel si troverebbero nel 2011 a dover realizzare un saldo positivo tra entrate e uscite di circa 140 milioni, di fatto da destinare a riduzioni del deficit di altre Amministrazioni pubbliche meno virtuose.

IL TAGLIO DEI TRASFERIMENTI – Infine pesanti sono le conseguenze dei tagli previsti dall’art.14 del D.L.78/2010 attualmente in discussione in Parlamento: i trasferimenti statali diminuiranno complessivamente nei 19 enti analizzati di circa 57 milioni nel 2011 e di 94 milioni nel 2012 (in totale 151 milioni in due anni).

LE PROPOSTE DEL CESFEL PER CAMBIARE IL PATTO DI STABILITA’ – Per cercare di rilanciare gli investimenti ed assicurare la liquidità alle imprese in questo momento di crisi economica sono state quindi presentate proposte tese a una modifica radicale della normativa sul patto di stabilità interno, attraverso l’introduzione di una “Regola stabile”, e più equa di quella attuale, in cui al comparto degli enti locali è chiesta una manovra per ridurre il deficit di altri comparti della Pubblica amministrazione. Regola che, se accettata, sarebbe di certo più sostenibile e rispetterebbe l’autonomia, la natura e il ruolo assegnati dalla costituzione ai Comuni e agli enti locali. Tale modifica consentirebbe inoltre di rispettare gli impegni presi con i cittadini e con le imprese. Sono state poi presentate altre proposte quali un aumento della percentuale di pagamenti di investimenti in conto residuo, ora pari a solo lo 0,78%, misure volte a incentivare la riduzione del debito tramite il rimborso delle penali da parte dello Stato e la trasformazione dei tagli ai trasferimenti correnti in miglioramento dei saldi da raggiungere.