Apprendiamo dalla stampa, con estrema soddisfazione, che il sindaco di Castelnuovo, nonché Assessore al bilancio dell’Unione Terre di Castelli, Maria Laura Reggiani, è fortemente preoccupato dei tagli alla spesa imposti agli Enti Locali dalla manovra finanziaria che sarà domani posta al voto di fiducia al Senato. Voto di fiducia che vedrà ancora una volta il contrasto della Cgil con un presidio nazionale di protesta davanti a Montecitorio.

L’intervista rilasciata dal Sindaco, tuttavia, per toni e contenuti, ci induce a una replica – dichiara Patrizia Palmieri, coordinatore Cgil di Vignola -.

La Cgil, da mesi, da sola, e spesso inascoltata, denuncia gli atti dell’attuale Governo, fra cui i tagli alla spesa pubblica (scuola, sanità, previdenza) e l’assenza di interventi a sostegno dei redditi e dei diritti di lavoratori e pensionati che aiutino la fragile ripresa economica. Non più tardi di qualche settimana fa, la Cgil ha indetto uno sciopero generale contro questa manovra (che peraltro ha trovato d’accordo anche l’Anci), ben consapevole degli effetti che la stessa potrà avere sulle politiche messe in atto dalle Regioni e dagli Enti Locali. E proprio la Cgil ha sollecitato tutti gli Enti locali a convocare consigli comunali e/o unionali aperti alla cittadinanza per cercare maggiore consapevolezza sulle ricadute della manovra. La convocazione del Consiglio dell’Unione Terre di Castelli del 22 luglio prossimo è frutto, quindi, di una richiesta specifica (verbale e poi scritta) della Cgil.

Ma aldilà delle ricadute della manovra finanziaria, che avrà i suoi effetti principali a partire dal 2011, proprio noi come Sindacato da mesi chiediamo (anche attraverso una lettera inviata a tutti i Sindaci dell’Unione) l’avvio di una discussione “trasparente e partecipata, un cambio di passo sulle scelte e sulle priorità da attuare per mantenere la sostenibilità dell’attuale sistema di protezione sociale e per orientare la qualità dello sviluppo territoriale”, discussione necessaria di fronte ai numerosi cambiamenti intervenuti nella nostra società.

Non è quindi il Sindacato che si vuole sottrarre ad una discussione, anche complicata: finora chi si è sottratto sono proprio gli Amministratori. Certo che se la discussione, che deve riguardare l’insieme delle politiche locali, viene ridotta a come sostituire, nella gestione dei servizi, il personale dipendente (pubblico o privato che sia) con “presunti volontari”, il Sindacato non potrà sedersi al tavolo con queste Amministrazioni.

La salvaguardia dei servizi e della loro qualità – prosegue Cgil Vignola – non può infatti che affermarsi in primo luogo salvaguardando l’occupazione, la dignità e i diritti di chi vi opera. Diverso è valorizzare e rafforzare l’importante ruolo di supporto che il volontariato ha nelle nostre comunità. Auspichiamo che questo confronto possa trovare sedi istituzionali che non siano i giornali.