In merito alla delibera per il rinnovo della convenzione tra Comune di Modena Centro Documentazione Donna di Modena, in discussione in Consiglio comunale a Modena, il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà Andrea Leoni, ha dichiarato:“La spesa da oltre 28.000 euro per il rinnovo della convenzione con il Centro Documentazione Donna è una di quelle che vanno eliminate. Credo che in un momento come questo dove si devono tagliare le spese, dove il Sindaco non esita a scendere in piazza urlando di non avere soldi, dove la Giunta di sinistra aumenta le rette degli asili e delle case protette per coprire i buchi di bilancio, non si possono continuare a spendere soldi per organizzare ‘Monologhi della vagina’, convegni sulle differenze di genere con Parlamentari PD o produzioni di DVD su amori impossibili. Perché è questo quello che fa il Centro Documentazione fa, basta scorrere l’elenco delle iniziative organizzate negli ultimi anni.

Penso che spese come queste debbano, al di là della loro entità, per principio e per opportunità politica, essere cancellate dal bilancio. Il tutto senza nemmeno voler entrare nel merito di una visione delle donne connotata politicamente e per certi versi autoghettizzante.

Così vediamo Anna Finocchiaro al Centro documentazione donna, le Onorevoli Ghizzoni e Bastico ospiti di un altro convegno sui generi. Oppure convegni dove viene esaltato l’aspetto femminile della resistenza. Con i soldi pubblici il Centro documentazione donna organizza i monologhi della vagina, sostenuti dalla CGIL, concorsi fotografici sulle donne immigrate tra precarietà e futuro, o racconti di donne mozambichesi e libanesi. E’ chiaro che nessuno vuole vietare al Centro Documentazione Donna di svolgere la propria attività. Lo faccia però con contributi privati.

In tempi non di crisi, forse qualcuno poteva anche tollerare queste spese, oggi credo che i cittadini abbiano bisogno di un posto in più all’asilo che di un cineforum sull’approccio femminile alla resistenza. Sono cose che non possiamo più permetterci. Prima la sinistra lo capisce e prima smette di alzare le tasse ai modenesi”.